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19 Giu 2022 16:21 - ATP
Atp Queen’s: Berrettini concede il bis, è lui il favorito a Wimbledon?
di Luigi Ansaloni
Un trionfo. Un trionfo che pone una domanda: si può davvero sognare Wimbledon, ora?
Per il secondo anno di fila, Matteo Berrettini ha conquistato il titolo nei “Cinch Championships”, torneo Atp 500, al Queen’s Club di Londra, in Gran Bretagna.
Il 26enne romano, numero 10 del ranking Atp e secondo favorito del seeding, nonché campione in carica, ha sconfitto in finale il serbo Filip Krajinovic, n.48 della classifica mondiale, in due set con il punteggio di 7-5 6-4, dopo un’ora e 34 minuti di gioco.
L’azzurro ha giocato una finale intelligente sfruttando le occasioni che il serbo, già battuto due volte in carriera, gli ha concesso durante la partita. Solo nella prima parte del primo set, tuttavia, Krajinovic è sembrato riuscire a tenere lo stesso livello di gioco espresso da Berrettini che, con il passare dei punti e dei game, ha preso confidenza con una superficie in cui dimostra di trovarsi benissimo. Anche la seconda frazione di gioco si è praticamente risolta dopo la conquista del break al quinto gioco da parte dell’azzurro che ha cancellato le velleità restanti dell’avversario.
Il numero d’Italia ha mostrato anche una maggiore continuità al servizio, rispetto ad alcuni match giocati durante la settimana, conquistando più del 70% dei punti sia con la prima che con la seconda e collezionando diversi ace, con cui ha anche chiuso il match point.
“Troppe emozioni: l’ultima cosa che mi sarei aspettato, dopo l’infortunio, è vincere due tornei e difendere il titolo qui, in uno dei tornei più prestigiosi del circuito. Non vorrei piangerei, gran parte del merito è del mio team. E’ incredibile – ha detto Berrettini -.Comunque fosse andata, sarebbe stato un bel ricordo – ha aggiunto a caldo il tennista romano, che in tribuna aveva anche il padre tra i suoi fans – Sono arrivato a Stoccarda e non è che mi sentissi tanto bene, non colpivo tanto bene e come prima, però ho vinto… Sono italiano, noi ci lamentiamo sempre, adesso però non mi lamento. Wimbledon? Non avrei potuto chiedere di meglio per la preparazione, ma questo non è un torneo di preparazione, ero qui per difendere il mio titolo in uno degli appuntamenti più prestigiosi”.