Iga Swiatek, neo campionessa di Miami, fresca vincitrice del Sunshine Double e nuova numero 1 del tennis femminile si è concessa in un’intervista esclusiva a WTA insider.
Nella rubrica, ‘Champions Corner’, che la giornalista Courtney Nguyen tiene con le varie campionesse dei tornei della settimana la polacca ha parlato di tante cose tra la vittoria in Florida, il traguardo storico per lei e per il suo paese e di quanto stia cambiando le sue prospettive.
Iga approccia ora alla sua stagione preferita con l’invidiabile record di 26 vittorie e 3 sconfitte, ma soprattutto sarà davvero l’avversaria da battere, quella con la X gigante e rossa sulla schiena perché da oggi è lei a guidare il gruppo: “Per me normalmente anche se ripetessi gli stessi risultati sul terra rossa, avrei comunque la sensazione di trovarmi meglio, di divertirmi di più. Sono semplicemente più a mio agio. Forse posso addirittura variare di più. Non mi interessa ora quali saranno i miei risultati, ci sarà tanta pressione lo so. Non posso fare promesse perché non so come andrà: non sono mai stata in questa posizione. Ora voglio soprattutto pensare a prendere quante più energie possibili dalla mia voglia di giocare sul rosso”.
Da oggi, dunque, Swiatek è la prima numero 1 del mondo, maschi o femmine, nella storia del tennis polacco. Un traguardo giunto dopo tre 1000 consecutivi vinti e una semifinale Slam a gennaio, all’Australian Open, ma raggiunto anche grazie al ritiro di Ashleigh Barty che ha segnato i primi giorni del torneo in Florida. A questo proposito, Swiatek ha detto: “Vincere Miami mi ha aiutato, ora penso che probabilmente sarei potuta comunque diventare numero 1 anche se Ash non si fosse ritirata. All’inizio non ero soddisfatta al 100% perché sapevo che Ash fosse la migliore. Quando la affrontavo sentivo che c’era ancora enorme distanza tra me e lei. Per me lei era quella che doveva stare numero 1 e mi dava tanta motivazione per lavorare su me stessa e realizzare che forse in un paio di anni sarebbe stato possibile per me. Ma nel modo in cui è accaduto, non mi ha aiutato a credere che lo meritassi. E poi, sono veramente giovane. So che ci sono molte giocatrici che sono nel tour da 10 anni e non hanno mai avuto la chance di essere numero 1. Io ero al posto giusto al momento giusto. Sono stata al numero 2 per tre giorni quando Ash ha detto che si sarebbe ritirata. Quindi è stata perlopiù una coincidenza, francamente. Ma ora che ho vinto Miami, ho pensato che sto giocando veramente bene”.
I fattori enormi su cui si è basata l’ascesa di Swiatek in questo inizio di stagione sono soprattutto nella risposta dove domina in percentuale nei game vinti con quasi il 55%. La polacca da grande merito al nuovo coach che innanzitutto le ha dato una mentalità più offensiva e ad avere più varietà nelle soluzioni: “Questo mi ha veramente aiutato perché in fondo più soluzioni hai e più puoi scegliere. Quest anno credo che non sto aggiustando il mio gioco a quello che propone l’avversaria, ma sto pensando a fare bene quello che so fare. Lo scorso anno stato probabilmente analizzando troppo le mosse della mia prossima avversaria e perdevo di vista le mie possibilità e andavo in confusione”.
Dopo tre mesi di grande sforzo, per lei che non aveva mai ottenuto un quarto di finale in un grande torneo sul cemento ed è arrivata a tre titoli e una semifinale tra ‘1000’ e Slam, la notizia migliore è che fisicamente abbia retto: “È stata dura tenere il ritmo, soprattutto fisicamente. Mantenere le solite routine, varie piccole cose come mangiare sempre sano. Però credo abbia inciso tanto la mia attitudine e la mia mentalità diversa. Penso di poter giocare in maniera molto libera ora e convertire in partita quanto faccio in allenamento. Spesso pensavo già di poter andare in campo ed eseguire il piano fiduciosa di poter dominare lo scambio”.
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