Australian Open, Barty è umana: contro Anisimova perde il servizio dopo 63 game consecutivi vinti

Ashleigh Barty è tornata ai quarti di finale dell’Australian Open, territorio ormai suo dal 2019, dopo il 6-4 6-3 ai danni di Amanda Anisimova che ha messo in mostra ancora tante delle qualità della attuale numero 1 del modo ma che ha ha anche spezzato una striscia record che durava da sette partite.

Il break subito infatti a inizio del secondo set, sull’1-0 per la sua avversaria, ha segnato la fine di game consecutivi vinti al servizio. Una serie cominciata addirittura nel match contro Cori Gauff ad Adelaide e interrottasi soltanto nel sessantaquattresimo turno di battuta.

Era un match molto delicato per l’australiana, quel giorno. Cominciava il 2022 contro una ragazzina terribile, che compirà 18 anni tra due mesi ma si è già insediata perfettamente nelle prime 20 del mondo. Quel giorno andò sotto 6-4 e 3-2 e servizio Gauff, con la statunitense che ebbe anche una palla del doppio break di vantaggio sul 4-2. Barty la salvò, trovò il controbreak, si lanciò verso la vittoria dominando il terzo per 6-1 e da lì è stata una macchina inarrestabile.

7 game al servizio tenuti contro Gauff nel restante set e mezzo giocato. 10 contro Sofia Kenin ai quarti, nella giornata del record personale di ace (17). 9 contro Iga Swiatek in semifinale e contro Elena Rybakina in finale. 7 contro Lesia Tsurenko nel primo turno dell’Australian Open e contro Lucia Bronzetti nel secondo. 9 contro Camila Giorgi e 5 oggi contro Anisimova prima di quel break, l’unica vera virgola negativa della sua partita. 17 soltanto le palle break salvate in 14 set e mezzo, una media di poco più di una a set frutto anche di due partite immacolate (contro Kenin e Bronzetti) e tre dove ne ha concesse solo 2 (contro Swiatek, Rybakina e Tsurenko).

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