Ranking ATP/WTA: Raducanu boom! Rublev top five, Berrettini n. 7

Da n. 150 a n. 23 nel giro di due settimane. L’ultima edizione del ranking WTA vedeva Emma Raducanu ancora ben distante dall’ingresso tra le prime cento: quella odierna ne sancisce la scalata di ben centoventisette gradini in un colpo solo. La diciottenne britannica ha infatti sbancato gli US Open, conquistando il titolo senza perdere un set dopo essere partita dalle qualificazioni.

Nei primi sei mesi del 2021, prima di raggiungere gli ottavi a Wimbledon, Raducanu era sempre stata classificata tra il n. 336 e il n. 366, dunque ben oltre il trecentesimo posto. Il bel cammino nello Slam londinese le aveva permesso di passare dal n. 338 del 28 giugno al n. 179 del 12 luglio. Ora l’impresa newyorkese, che la issa tra le prime venticinque, con la prospettiva concreta di guadagnare ulteriormente a breve: nella Race, per dire, è già n. 14.

Effettua un consistente balzo in avanti anche l’altra inattesa protagonista del match clou, Leylah Fernandez. La canadese mette a segno un brillantissimo + 45 che la proietta direttamente dalla settantatreesima alla ventottesima posizione.

Si muove qualcosa anche fra le top ten. Naomi Osaka retrocede dal terzo al quinto posto, venendo sorpassata da Karolina Pliskova, che torna sul gradino più basso del podio, e da Elina Svitolina, quarta. Il piazzamento fra le otto migliori regala a Barbora Krejcikova il nuovo primato personale: settima (+ 2).

Il crollo della campionessa 2019 Bianca Andreescu (20; – 13) consente a Garbiñe Muguruza di salire al n. 9 e a Petra Kvitova di rientrare nell’elite mondiale, al n. 10. Tra le venti stabiliscono il career high la semifinalista Maria Sakkari (13; + 5), Ons Jabeur (18; + 3), spintasi al terzo turno, e Cori Gauff (19; + 4), fermatasi al secondo.

Più in basso, si segnalano le ascese di Sloane Stephens (55; + 11), al terzo round, Anhelina Kalinina (64; + 12), al secondo, e Greet Minnen (78; + 26), al terzo da lucky loser. Bene anche l’egiziana Mayar Sherif (74; + 22), che ha prevalso a Karlsruhe.

In forte calo Jennifer Brady (21; – 7), le ex regine Victoria Azarenka (32; – 13) e Serena Williams (41; – 19), Johanna Konta (66; – 19), Qiang Wang (69; – 19), Alizé Cornet (72; – 16), Rebecca Peterson (80; – 26), Donna Vekic (98; – 41), Nao Hibino (106; – 34) e Patricia Maria Tig (147; – 56).

Tra le azzurre, alle spalle della leader Camila Giorgi  che si conferma trentaseiesima, Martina Trevisan migliora se stessa: la fiorentina (79; + 27) ha raggiunto il secondo round di Flushing Meadows e poi la finale a Karlsruhe.

Eguaglia il proprio miglior piazzamento Jasmine Paolini (87; + 12), che a New York ha passato un turno. Seguono Sara Errani (110; + 2), Elisabetta Cocciaretto (137; – 16), Lucia Bronzetti (167; + 5, career high) e Giulia Gatto Monticone (200; 0).

Diverse le variazioni di rilievo anche nel ranking ATP. Stabili i primi quattro (nell’ordine Djokovic, Medvedev, Tsitsipas e Zverev), fa il proprio debutto fra i top five Andrey Rublev, pur out al terzo turno degli US Open: il russo diviene quinto (+ 2).

Dietro a Rafael Nadal (sesto; – 1) sale al n. 7 Matteo Berrettini, giunto nei quarti. Il romano eguaglia così il primato personale di Corrado Barazzutti, che raggiunse analogo piazzamento nell’agosto del 1978. Meglio di loro, nell’epoca computerizzata, ha fatto solo Adriano Panatta, che fu n. 4 nello stesso mese del 1976.

Entra per la prima volta fra i top ten Casper Ruud (decimo; + 1), pur uscito al secondo turno. Il norvegese precede il semifinalista Felix Auger-Aliassime (11; + 4), anch’egli al career high, e Denis Shapovalov (12; – 2), che abbandona per il momento l’elite.

Fra i top twenty altri tre giocatori migliorano il loro record, a partire dall’azzurro Jannik Sinner, arrivato negli ottavi e ora quattordicesimo (+ 2); poi Cristian Garin (17; + 2), fermatosi al secondo round, e Reilly Opelka (19; + 5), negli ottavi.

Notevoli avanzamenti, con relativi career high, anche per Lloyd Harris (31; + 15), Carlos Alcaraz (38; + 17) e Botic van de Zandschulp (62; + 55), tutti giunti nei quarti, l’ultimo iniziando il percorso dalle quali.

Agli ottavi hanno trovato il capolinea Daniel Evans (23; + 4), Jenson Brooksby (81; + 18) e Peter Gojowczyk (101; + 40), il tedesco partendo dal tabellone preliminare. Da notare anche Pedro Martinez (59; + 16), che, dopo non essere andato oltre il secondo turno, si è aggiudicato il titolo nel Challenger di Siviglia, e Benjamin Bonzi (76; + 18), impostosi a Cassis.

In netta discesa Pablo Carreño Busta (16; – 4), Grigor Dimitrov (29; – 11), Alejandro Davidovich Fokina (44; – 12), Stan Wawrinka (49; – 16), Borna Coric (51; – 16), Jordan Thompson (75; – 16) e Pablo Andujar (94; – 20).

Fra gli italiani, dietro a Berrettini e a Sinner, troviamo Lorenzo Sonego (24; – 1), Fabio Fognini (32; – 1), Lorenzo Musetti (57; + 3, career high), Gianluca Mager (66; + 5, career high), Marco Cecchinato (84; – 3), Andreas Seppi (88; + 1) e Stefano Travaglia (99; + 1).

Entro la duecentesima posizione figurano inoltre Salvatore Caruso (125; – 12), Federico Gaio (157; + 2) e Alessandro Giannessi (174; – 3).

I top ten del ranking ATP: 1 Novak Djokovic, 2 Daniil Medvedev, 3 Stefanos Tsitsipas, 4 Alexander Zverev, 5 Andrey Rublev (+ 2), 6 Rafael Nadal (- 1), 7 Matteo Berrettini (+ 1), 8 Dominic Thiem (- 2), 9 Roger Federer, 10 Casper Ruud (+ 1).

Le top ten del ranking WTA: 1 Ashleigh Barty, 2 Aryna Sabalenka, 3 Karolina Pliskova (+ 1), 4 Elina Svitolina (+ 1), 5 Naomi Osaka (- 2), 6 Sofia Kenin, 7 Barbora Krejcikova (+ 2), 8 Iga Swiatek, 9 Garbiñe Muguruza (+ 1), 10 Petra Kvitova (+ 1).

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