ATP Rotterdam: Medvedev delude ancora, Bublik sorprende Zverev

La prima sorpresa all’ABN AMRO di Rotterdam la procura Alexander Bublik, numero 43 ATP ma uno dei più talentuosi tennisti sul circuito, che ha superato la testa di serie numero 3 del torneo, il tedesco Alexander Zverev in due set. Zverev è stato avanti in entrambi i set ma non ha saputo conservare il break di vantaggio e nel secondo è crollato in modo abbastanza clamoroso subendo un parziale di cinque game di fila. Ma anche nel primo set, col tedesco avanti 4-2, Bublik è sembrato poter inserire la classica marcia in più, rispondendo profondo e trovando modo di passare il tedesco a rete con una certa facilità. Ci si è messo poi anche Zverev, che nella seconda palla break ha combinato un disastro che vale la pena raccontare: prima ha seguito una seconda che aveva appena superato la rete e sulla risposta sorpresa di Bublik ha giocato una volée raccapricciante in corridoio. Sembrava un incidente di percorso ma quando una decina di minuti dopo il tedesco è andato a servire per portare il set al tiebreak Zverev ha deciso di diventare un giocatore di Serve and Volley con risultati davvero mediocri. Bublik è stato bravo ad alzare il livello, prima con una risposta bloccata seguita da uno splendido lungolinea di rovescio e poi, dopo aver di nuovo bloccato la risposta, avendo gioco facile nell’impallinare il tedesco a rete.
Il 3-1 del secondo set aveva illuso più del dovuto, visto che tutto sommato Bublik non ha poi dovuto penare troppo per infilare il filotto che lo ha portato a secondo turno.

Purtroppo il suo avversario non sarà Lorenzo Sonego ma Tommy Paul. Da un po’ il piemontese non riesce a ritrovare l’efficacia col servizio che lo aveva condotto a quel clamoroso risultato del torneo di Vienna e nonostante una grande generosità e un tiebreak in cui è stato davvero sfortunato, anche se forse il dropshot che ha giocato sul match point poteva evitarlo, Sonego deve rassegnarsi a lasciare Rotterdam anzi tempo. Davvero un peccato, con lui finiscono i giocatori italiani nel torneo, il rinascimento dovrà aspettare ancora.

Ma la sorpresa più grossa è naturalmente l’eliminazione della testa di serie numero 1, Daniil Medvedev, che forse non si è ancora ripreso dalla scoppola subita da Djokovic a Melbourne. Il russo poteva diventare il nuovo numero 2 del mondo arrivando in finale – dando finalmente il campio ad uno dei Fab Four dopo più di 15 anni, e invece è incappato in un Lajovic inspirato capace di recuperare subito il break subito nel quinto game e di aggrapparsi al servizio vanificando tutte le possibilità di Medvedev. Il resto l’ha fatto la solita indolenza del russo, che sembra sempre un po’ disgustato dal suo gioco, da quello dell’avversario e chissà da cos’altro. Il penalty point, dopo aver fracassato la racchetta, è stato l’ultimo dei problemi per Medvedev. Per un altro mese quindi i primi due della classifica saranno ancora dei Fab Four. Contenti loro.

Nel pomeriggio è saltata anche la testa di serie numero 5, Roberto Bautista Agut, sconfitto da Alejandro Davidovich Fokina, lasciando completamente sguarnita la parte alta del tabellone e accrescendo i rimpianti per Sonego. Da quella parte si è qualificato Kei Nishikori, che ha superato al terzo set Alex de Minaur.

Secondo turno

K. Nishikori b. A. de Minaur 6-3 2-6 7-5
[4] A. Rublev vs [WC] A. Murray
K. Khachanov vs [Q] C. Norrie

Primo turno

D. Lajovic b. [1] D. Medvedev 7-6(4) 6-4
A. Bublik b. [3] A. Zverev 7-5 6-3
T. Paul vs L. Sonego 6-4 7-6(7)
A. Davidovich Fokina b. [5] R. Bautista Augut 6-2 7-6(3)
[6] D. Goffin b. J.-L. Struff 6-4 6-0

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