di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
12 Feb 2021 09:10 - Australian Open
Australian Open: in attesa dei big Karatsev prende a pallate Schwartzman. Avanti Dimitrov e Zverev
di Evaristo Desio
Ogni tanto il tennis offre queste partite che non sembrano avere un senso. Non c’era nessun motivo per pensare che Diego Schwartzman potesse incontrare chissà quali difficoltà contro Aslan Karatsev, 27 anni moscovita, best ranking 111, appena al suo ottavo match contro un top50 (si cinquanta, letto bene). E tutto sommato anche il primo set, vinto dopo aver fatto il classico break “a freddo” e difeso fino alla fine, somigliava al classico incidente di percorso. Tanto più che all’inizio del secondo il russo sembrava fare sempre più fatica a tenere il proprio servizio. Ma a metà del secondo set dev’essere successo qualcosa, scattato un qualche clic, allineato qualche pianeta. Sta di fatto che da lì è cominciato un one-man-shaw di Aslan, che ha tirato vincenti praticamente da ogni posizione, aggredendo qualsiasi palla finisse dalla propria parte di campo e riducendo all’impotenza il povero Schwartzman. Non che l’argentino non ci abbia provato, ma ha passato quasi più tempo ad allargare le braccia incredulo di fronte all’ennesimo winner del russo che a tessere la sua solita ragnatela. Anche perché quando ci provava arrivava puntuale il dritto piatto terribile a ripulire tutto quanto. Quando all’inizio del terzo set a Schwartzman riusciva l’agognato break ancor prima di cominciare a pensare a qualche timido tentativo di rimonta, nei quattro game successivi è stato aggredito con ancora maggior intensità di prima. In questo festival di colpi piatti non tutti finivano per centrare il campo ma alla fine il saldo per Karatsev è stato più che positivo (50-38) anche se a impressionare è la differenza con i numeri dell’avversario, che ha tirato appena 5 vincenti, appunto contro 50. L’ace che ha chiuso il match, regalando gli ottavi di finale ad un ragazzo che non avava mai preso parte ad un tabellone principale di uno slam, è stato l’inevitabile epilogo. E Karatsev ci arriva senza aver perso neanche un set. Incredibile.
La mattinata di Melbourne si era aperta con il ritiro di Pablo Carreno Busta, che dopo 7 game ha pensato di lasciar perdere dando via libera a Dimitrov, primo qualificato agli ottavi di finale.
Nessun problema neppure per Zverev, che ha concesso solo sette game a Mannarino e che ha davanti un altro turno abbastanza comodo, contro Lajovic, che ha superato in quattro set Martinez. Dopo però si intravede Djokovic…
Terzo turno
[1] N. Djokovic vs [27] T. Fritz
[14] M. Raonic b. M. Fucsovics 7-6(3) 5-7 6-2 6-2
[23] D. Lajovic b. P. Martinez 6-7(6) 7-5 6-1 6-4
[6] A. Zverev b. [32] A.Mannarino 6-3 6-3 6-1
[3] D. Thiem vs N. Kyrgios
[18] G. Dimitrov b. [15] P. Carreno-Busta 6-1 1-0 rit.
[20] F. Auger-Aliassime b. [11] D. Shapovalov 7-5 7-5 6-3
[Q] A. Karatsev b. [8] D. Schwartzman 6-3 6-3 6-3