Australian Open: infortunio per Venus Williams, Errani al terzo turno. Swiatek elimina Giorgi

[Q] S. Errani b. V. Williams 6-1 6-0

Finisce malissimo la partita tra Sara Errani e Venus Williams, con la statunitense che pur non avendo cominciato bene stava cercando di risalire da un distacco importante ma dopo una discesa a rete si è seriamente fatta male alla caviglia destra e al ginocchio sinistro, in una dinamica piuttosto particolare.

Il punteggio era 5-1 Errani, al primo punto con l’azzurra al servizio. Venus si è fatta avanti ma il passante di rovescio di Sara è stato leggermente deviato dal nastro, questo ha provocato un movimento di reazione istintiva nella statunitense, tipico nei tennisti quando il nastro cambia il corso della palla e la loro reazione non li permette di arrivarci. Sbilanciata, l’ex numero 1 del mondo ha appoggiato malissimo la caviglia destra che si è girata in maniera innaturale verso l’esterno e nell’appoggiare la gamba sinistra il ginocchio, già fasciato, deve aver subito un brutto contraccolpo.

Sono stati attimi difficili, perché Williams ha cominciato a lamentarsi fortemente ed Errani è andata verso l’arbitro a chiedere perché nessuno facesse qualcosa per aiutarla. Solo dopo un minuto dall’impatto l’arbitro è sceso dalla sedia mentre poco prima sono accorsi fioterapista e supervisor per controllare. Venus urlava dal dolore, si agitava, ed è stata accompagnata alla sua panchina per i primi controlli. C’è stato un medical time out per fasciare bene la caviglia, poi un altro in un raro caso di doppio MTO perché bisognava verificare le condizioni anche del ginocchio, a cui è stata applicata una bendatura sopra un primo strato di cerotto già presente.

Venus non era al meglio, tutt’altro, già prima che succedesse questo episodio. Si notava come si muovesse male, colpiva sempre scomposta, e a Errani bastava pochissimo per prendere i punti (da qui il grande vantaggio di 5-1 e servizio). Poi questo episodio che ha fatto temere il peggio, da subito. Venus non si è ritirata, ma la partita già pesantemente compromessa non aveva proprio più senso e forse in quel momento ha prevalso più l’orgoglio di non volersi vedere fuori così, di darsi sempre una chance. Ed era toccante e abbastanza malinconico vederla servire sui 120 chilometri orari la prima palla di solo braccio, per non muovere caviglia e ginocchio, e fare un doppio fallo a 103 chilometri orari, girarsi immediatamente per prendere la pallina pronta a servire nuovamente, dirsi “come on Venus, come on!” facendo il pugno per incoraggiarsi e cercando di scuotersi la gamba sinistra.

Non aveva più senso, non c’era nulla per cui continuare a provare se non un minimo di orgoglio personale. Errani alla fine ha vinto 6-1 6-0, per quello che può valere, e torna in un terzo turno Slam. Contro di lei, ora, non ci sarà Bianca Andreescu ma Su Wei Hsieh. Partita difficile, ma c’è lo spiraglio addirittura per andare ancora più avanti.

[15] I. Swiatek b. C. Giorgi 6-2 6-4

Nona vittoria Slam consecutiva per Iga Swiatek, che supera anche Camila Giorgi e si qualifica per il terzo turno dell’Australian Open. Un successo che ribalta completamente il 6-2 6-0 che la polacca aveva subito in questi campi nel 2019, al primissimo torneo nel circuito maggiore e completamente inesperta di fronte a una giocatrice iper aggressiva come l’azzurra.

Molto oggi si è giocato infatti su questo contrasto tra cosa era successo nel 2019 e come in due anni gli equilibri siano cambiati. Almeno, dal lato di Iga. Giorgi è sempre la stessa, nel bene e nel male: può esaltare, può lasciare increduli, può perdere la bussola e commettere tanti errori. La sua avversaria invece ha preso un’altra strada e crescendo è passata ora ad appena otto tornei Slam disputati avendo (a sorpresa, ma solo per la precocità) già un titolo tra le mani con il Roland Garros dello scorso anno. E oggi ha mostrato anche perché è arrivata lì.

La sua partita è stata quasi interamente sulla difensiva, ma questo è normale per il genere di avversaria che aveva di fronte. Eppure quando gli scambi erano diversi da un bombardamento unilaterale nella sua direzione faceva due o tre accortezze per mandare fuori giri la sua avversaria: un top spin piuttosto carico verso il dritto, in particolare, per ricavare gratuiti su gratuiti da un colpo che Camila forse sta perdendo troppo spesso. E ogni volta che ne aveva l’occasione, Swiatek prendeva l’iniziativa e sorprendeva l’avversaria, che nei primi 3 game al servizio è sempre partita sotto 0-30, ha regalato due break e non convertito un 15-40 sull’1-4. Nel secondo parziale la musica è cambiata quando sul 2-1 e servizio per la polacca Iga ha perso un brutto punto sul 30-0. Giorgi ha preso coraggio dalla prima serie di punti a suo favore e ha cominciato ad attaccare ancora più forte con le palline che stavolta rimanevano dentro al campo. Ha ripreso il break, è salita 3-2 e nel sesto game era lei sullo 0-30, ma Iga è stata bravissima a reggere, salvare tre palle break e salire sul 3-3, spezzando la serie della marchigiana e prendere un nuovo break nel game successivo, portandolo stavolta al traguardo.

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