Il problema maturato nella semifinale contro Elise Mertens ha costretto Naomi Osaka al forfait a un paio d’ore dalla finale del torneo WTA di Cincinnati. La giapponese, vittima ieri di un dolore alla gamba sinistra dopo un allungo nel dodicesimo game del secondo set, ha preferito non rischiare in vista dell’esordio allo US Open che avverrà nella giornata di lunedì quando chiuderà il programma della sessione serale sull’Arthur Ashe contro Misaki Doi.
Un gran peccato perché ci priva di una partita che prometteva tanto spettacolo, con Victoria Azarenka che approfitta così della situazione e diventa per la seconda volta campionessa di Cincinnati dopo il 2013 quando superò in finale Serena Williams. In generale, è il primo titolo da quando è tornata in campo dopo la maternità e in assoluto il primo dal torneo WTA Premier Mandatory di Miami nel 2016.
Dal suo punto di vista, è una liberazione enorme. Azarenka rivelava in queste ultime settimane come spesso in questi anni sia stata vicina a dire “basta” per tutti i problemi extra campo che la stanno condizionando. L’ultima volta a gennaio, quando rinunciava alla trasferta australiana e non aveva davvero idea se valesse ancora la pena tentare un rientro quando i risultati stentavano tanto ad arrivare. A fine febbraio perdeva nettamente al primo turno di Monterrey contro Tamara Zidansek e forse per sua fortuna è arrivato lo stop del circuito causato dalla pandemia, che le ha dato tempo per prepararsi e lavorare. Non fu un eccellente rientro a Lexington, ma come si notava il vero problema sembrava che fosse dovuto alla mancanza di partite giocate.
Adesso, in modo abbastanza rocambolesco ma mostrando un livello di gioco molto migliorato, si è presa il titolo del Western & Southern Open. È vero che il risultato passerà agli annali per il forfait di Osaka, ma la prestazione capolavoro l’ha prodotta ieri nella semifinale contro Johanna Konta quando ha saputo rimontare un set di ritardo giocando probabilmente la miglior partita del suo torneo che l’ha vista cominciare battendo Donna Vekic, poi Caroline Garcia, Alizé Cornet, Ons Jabeur e proprio Konta. Oggi un forfait che forse non le dispiacerà anche in ottica di recupero delle energie.
Lei comincerà lo US Open di martedì contro Barbara Haas e nell’eventuale secondo turno avrà o il derby contro Aryna Sabalenka numero 5 del torneo oppure Oceane Dodin. Da notare che Azarenka contro Sabalenka fu, lo scorso anno, non solo il match di primo turno che si concluse 3-6 6-3 6-4 in favore di Aryna ma anche la finale, con Azarenka in coppia con Ashleigh Barty e Sabalenka in coppia con Elise Mertens. Queste ultime si imposero 7-5 7-5.
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