La differenza è tutta qui. Per spiegare a chi magari non ha piena accortezza del tennis perchè Andy Murray è stato Andy Murray e perchè Sasha Zverev probabilmente non arriverà mai a quel livello (anche se magari potrà vincere di più), basterebbe vedere la partita di questa notte tra i due al “”Western and Southern Open”, in quella che insomma sarebbe Cincinnati ma che quest’anno, per quei pochi che non lo sapessero, eccezionalmente a causa della pandemia si sta disputando sui campi in cemento di Flushing Meadows a New York.

Lo scozzese, iscritto grazie ad un wild card ma vincitore del torneo per due volte, ha superato Zverev, numero 7 Atp, con il punteggio di 6-3 3-6 7-5. Il tedesco si era ripreso bene dopo la batosta del primo set vincendo il secondo ed era andato a servire per il match, sprecando ovviamente tutto (tre doppi falli nel turno decisivo) e subendo tra game di fila. Murray ha dimostrato quella voglia di vincere che sembra mancare completamente a Sasha (non che gli manchi solo quella, vedi il capitolo dritto). Peccato.

Esordio sofferto invece per Matteo Berrettini. L’azzurro, numero 8 della classifica Atp e testa di serie numero 6 del torneo, ha superato per 6-4 6-7(5) 7-5 il finlandese Ruusuvuori, 21enne qualificato numero 100 del ranking mondiale, dopo aver servito per il match sul 6-4 5-4 sprecando anche un match point. Stasera il romano, tornerà in campo nel match di ottavi di finale contro l’americano Opelka, che ha battuto 6-3 7-6(4) l’argentino Schwartzman, nono favorito a New York.

Soffre, anche per qualche problema al collo, ii numero uno al mondo Novak Djokovic, che ha sconfitto 7-6(2) 6-4 il qualificato lituano Berankis, mentre lascia il torneo l’austriaco Thiem, seconda teste di serie, sorpreso dal serbo Krajinovic, numero 32 mondiale, con un netto 6-2 6-1.

Altri risultati di secondo turno: Medvedev (Rus, 3) b. Giron (Usa, q) 6-4 6-4 Bautista Agut (Esp, 8) b. Gasquet (Fra) 7-5 6-1 Fucsovics (Hun, q) b. Dimitrov (Bul, 14) 7-5 4-6 6-2