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11 Ott 2019 14:48 - ATP
ATP Shanghai, segnali dal pianeta Next Gen: Zverev batte Federer
Il tedesco spreca una valanga di match point nel secondo set ma riesce a battere un nervosissimo Federer, il lite perenne con l'arbitro
di Cristina Pozzoli
[5] A. Zverev b. [2] R. Federer 6-3 6-7(7) 6-3
Succede di tutto nel match tra Alexander Zverev e Roger Federer che il tedesco vince giocando la sua miglior partita dell’anno con una gran prova di carattere. Non era facile mantenere la concentrazione dopo aver fallito cinque match point nel secondo set dominando fino a quel momento e non era facile nemmeno rimanere freddi davanti alla reazione dello svizzero che per un quarto d’ora ha fatto una prodezza dietro l’altra e poi si è inspiegabilmente innervosito fino a prendere penalty point nel terzo.
Nei primi turni di servizio il tedesco mette in campo un buon numero di prime mentre per lo svizzero ci sono solo seconde e si inizia a scambiare con i giocatori molto prudenti. Nel terzo game Roger rompe gli indugi e inizia a cercare la rete anche dietro al servizio, piazzando più prime ma è sempre costretto a giocarsi il punto. Zverev invece va avanti a prime vincenti o ace tra i 220 e i 230 km/h e non ha bisogno di giocare quando mette la palla in gioco continuando a rispondere profondo con entrambi i fondamentali. Colpo dopo colpo il tedesco, molto solido con il rovescio, domina sulla diagonale sinistra e trova soluzioni vincenti anche con il dritto. Per Federer c’è poco da fare quando si trova ai vantaggi nel sesto game e vede passare una risposta vincente lungo linea di dritto del tedesco e poi sbaglia in uscita dal servizio sorpreso da un’altra risposta del tedesco che gli rimbalza nei piedi. Del servizio di Zverev si è già detto e con il terzo game a zero, undici vincenti a quattro e lo stesso numero (sei) di errori non forzati dello svizzero, chiude il set.
All’inizio del secondo parziale si verificano due fattori: Federer si fa sentire e tiene a zero il primo game al servizio mentre dall’altra parte arriva l’immancabile momento di distrazione. Zverev vacilla al servizio con un doppio fallo, un paio di seconde non proprio solide sulle quali si trova a subire e si trova 15-40 cedendo il servizio alla seconda palla break dopo uno scambio di venticinque colpi risolto dallo svizzero con una smorzata. È il momento di dare una svolta ma Roger, lento negli appoggi, sbaglia un paio di colpi facili e si trova ai vantaggi. Dopo aver annullato una palla break viene fulminato da un passante di dritto del tedesco che si ripete poi con rovescio mettendo a segno il contro break. Passata la distrazione iniziale Zverev ritorna implacabile al servizio mentre Roger ha qualche difficoltà in più dovendo gestire risposte spesso insidiose. Il primo punto del nono game è l’emblema del game. Roger è a rete ma non chiude due smash consecutivi giocandoli in bocca a Zverev e poi sbaglia una volée. Lo svizzero è sotto tono, Sascha gli strappa il servizio con l’ennesimo passante lungo linea di dritto e poi si porta 40-0 con tre match point. Succede che Federer si sveglia e va rete a fare tre numeri impossibili mentre Zverev fa un paio di disastri sempre in quella zona e perde clamorosamente il servizio. Al tie break il clima è infuocato e ogni punto è più spettacolare dell’altro. Zverev fa i miracoli con i passanti ma spreca altri due match point. Roger invece quando conta non regala e al suo primo match point chiude con il suo primo ace.
Nel terzo parziale Zverev riparte dal servizio mentre passa l’attimo di esaltazione di Federer che lo perde a 15 trafitto dai passanti del tedesco e si innervosisce intavolando una polemica con l’arbitro per non averlo avvertito del cambio di palle. Nel quarto game Roger si trova 15-30, scaglia una palla fuori dal campo e prende penalty point avendo preso un warning durante il tie break per lo stesso motivo. Il tedesco ha due palle del doppio break ma lo svizzero reagisce con rabbia e con quattro punti consecutivi si salva. Zverev riesce a mantenere la calma e serve con sicurezza mentre Roger è sempre più polemico e nervoso e non fa più miracoli. Arriva ancora per Zverev il momento di servire per il match e questa volta non fallisce.