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01 Lug 2019 15:55 - Interviste
Wimbledon, Giorgi: “Avevo tendinite al polso, facevo risonanze continue e non migliorava”
Camila Giorgi racconta in conferenza stampa il lungo periodo di stop che ha vissuto: "Si creava del fluido nella zona infiammata. Continuavo a cancellarmi all'ultimo dai tornei perché speravo di poter tornare, ma i medici continuavano a fermarmi".
di Diego Barbiani
Il 2019 di Camila Giorgi è una delusione totale, e per molti motivi non è neppure colpa diretta della tennista marchigiana. Ci sono sconfitte, ma c’è soprattutto una forma fisica che è stata pessima fin dalla prima settimana.
Provando a riallacciare il nastro: forfait a Brisbane, secondo turno a Sydney, terzo all’Australian Open, e poi solo “mazzate”. Forfait a San Pietroburgo, doppia sconfitta in Fed Cup, sconfitta a Doha, forfait a Dubai e Indian Wells, sconfitta a Miami e poi il buio più totale prima di adesso.
“Giocare due partite dopo tre mesi completamente ferma non basta a questi livelli” ha detto Giorgi in conferenza stampa dopo il 6-3 6-3 subito al primo turno di Wimbledon contro Dayana Yastremska. Non c’è forma, non c’erano aspettative, e purtroppo per lei il numero di sconfitte consecutive sale a 7 contando come prima quella contro Karolina Pliskova a Melbourne.
Il motivo d’interesse principale in conferenza stampa, però, era capire che cosa le era accaduto per essere sparita dai radar e non aver comunicato nulla in quei mesi di ritiri e dove nessuno sapeva cosa le stesse succedendo. Si parla di un problema al polso per la cancellazione da Dubai, ma da lì in avanti al di là delle parole da lei pronunciate a Miami (“il polso va bene”) non c’è più stato nulla. Rimaneva iscritta a ogni torneo, ma regolarmente si cancellava quando arrivava il venerdì, o poche ore prima del sorteggio.
“Ho sofferto di una fastidiosa tendinite al polso” ha confessato, “e avevo del fluido che si creava. Facevo esami continui nella speranza che passasse, così da poter tornare a giocare, ma i medici continuavano a fermarmi dicendomi che non era ancora tempo. Non mi sono mai fermata completamente perché io stessa speravo di poter rientrare molto prima, ma non mi è stato possibile prima di poche settimane fa perché la sacca col fluido era sempre presente”.
Non è stato facile, da quel punto di vista, ma Camila da come raccontano gli inviati da Londra è sembrata comunque molto tranquilla e serena, e ha rivelato che ha approfittato del tempo in cui è rimasta fuori per stare maggiormente con la famiglia e gli amici a casa. La classifica, dopo queste ultime sconfitte, comincerà a rifarsi traballante e il primo effetto sarà quello che dovrà molto probabilmente affrontare le qualificazioni per i tornei WTA Premier 5 di Toronto e Cincinnati ma questo, forse, è il suo pensiero meno importante.