di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
(2) Rafael Nadal b. Fernando Verdasco 6-4 6-0
Non è stata tanto semplice come ieri con Chardy e Basilashvili, ma ci è scappato comunque il terzo 6-0 del torneo. Rafa Nadal ha regolato per 6-4 6-0 il connazionale Fernando Verdasco, approdando così alle semifinali degli Internazionali. Fin qui ha lasciato per strada sei giochi in tre incontri.
Dopo i sei durissimi set giocati ieri per avere la meglio su Dominic Thiem e Karen Khachanov, Verdasco sapeva di dover partir forte. Lo ha fatto, tirando fendenti a tutto braccio fin dal principio e mettendo così a segno un cospicuo numero di vincenti, pur a fronte di diversi inevitabili errori. Fernando è riuscito a brekkare il maiorchino in apertura, mancando due game più tardi una possibilità per il 3-0 “pesante”. È salito comunque 3-1, ma, dopo non aver concretizzato tre opportunità per il 4-2, ha incassato il controbreak.
L’attuale numero 38 del ranking ha seguitato a procurarsi le sue chance anche nei giochi successivi, come sul 4 pari, quando si è ritrovato 0-40 sulla battuta di Rafa, senza però riuscire ad affondare il colpo decisivo. Sotto 5-4, è stato lui a cedere il servizio e, di conseguenza, il set.
Come spesso accade contro Nadal, si resiste, si gioca bene, magari lo si mette anche in seria difficoltà e alla fine ci si ritrova con in mano nulla più che un pugno di mosche. Persa la frazione d’avvio, il trentacinquenne di Madrid ha accusato di colpo le fatiche del giovedì. Pur provando a restare attaccato al match (significative le tre palle del controbreak mancate sul 2-0), si è dovuto celermente rassegnare alla resa, giunta con punteggio sonante e ingeneroso.
Nadal ha colto dunque la diciassettesima affermazione in venti head to head (diciottesima su ventuno se consideriamo anche quella nell’ormai lontano Challenger di Amburgo 2003). Verdasco non lo ha mai battuto sulla terra rossa, ma vi riuscì sette anni fa su quella… blu, nell’unica edizione del Master 1000 di Madrid giocata sul singolare tipo di argilla voluto da Tiriac.
Il numero 2 del mondo, ancora a digiuno di titoli nella stagione, proseguirà la caccia al nono centro romano affrontando in semifinale Stefanos Tsitsipas, che si è giovato del forfait di Roger Federer. Per Rafa l’immediata possibilità di vendicare l’onta madrilena, che – possiamo starne certi – gli brucia non poco.