Petra, un po’ di alti e bassi nel match ma nel terzo sei andata via alla grande. Che cosa è cambiato?
Credo che sia cambiato tutto dopo che ho fatto il break sul 2-0 e poi sono scivolata sotto 0-40. Essere rientrata e aver messo in campo un po’ di vincenti credo che abbia cambiato un po’ tutto.
In base a tutti i miglioramenti fatti da Kiki dalla vostra ultima sfida a Cincinnati, quanto importante è stato evitare una falsa partenza come ieri?
Lei è cresciuta tantissimo, non sbaglia più nulla. Su terra poi fa ancora più male, serve molto bene, si muove perfettamente, e nel primo set ha annullato un set point con un ottimo servizio a uscire ma sono stata poi brava io nel tie-break che poi mi ha aiutato davvero tanto.
Petra quale pensi sia stata la chiave fin qui per raggiungere la finale?
Ho avuto due ottime settimane di preparazione sulla terra prima di arrivare qui, ma in ogni caso ho comunque bisogno di tempo per adattarmi, di fatti anche oggi nel primo set non mi sentivo a mio agio. Sono riuscita a girarla e mi sono sentita meglio col passare dei game. La chiave di oggi è stata… Vincere ieri e rientrare da quella situazione. Oggi penso abbiamo giocato entrambe molto bene e anche se avessi perso alla fine mi sarei detta di aver giocato una buona partita.
Sei sembrata in grado di trovare il bilanciato tra il spingere tanto e essere più regolare nel colpire da fondo, come ti è sembrato?
Sì, vero. Una volta ho giocato un dritto incrociato, poi un rovescio che ho sbagliato e mi sono detta: “Se non lo senti, non farlo!”. Ero veramente arrabbiata con me stessa, e da allora ho giocato come mi sono sentita ed è stato molto importante perché lei può riprendere tutto ed è stato molto difficile giocare bene. Lei scivola molto bene dal lato del dritto e quella palla è molto difficile da rigiocare in ogni modo. Stavo pensando se andare per le voleè ma lei non me le faceva mai giocare. Sono felice che il mio corpo sia ancora intero dopo oltre due ore di battaglia così.
Che pensieri hai nell’affrontare Kontaveit domani? È molto migliorata.
Lo scorso anno abbiamo giocato due volte su terra: io ho vinto a Madrid, lei a Parigi. Abbiamo avuto un allenamento qui prima del torneo, fu anche molto divertente. Non penso a nulla di particolare, sarà molto divertente domani e anche oggi malgrado non ci fosse una tedesca in campo ho sentito un’atmosfera incredibile sulle tribune ed è stato veramente bello giocare di fronte a questo pubblico. Anett è migliorata tantissimo nell’ultimo mese, soprattutto nei punti chiave. Devo essere pronta a tutto domani.
Sapevi che ci sono 18 diverse campionesse su 18 tornei…
Sì, e Anett non ha ancora vinto vero?
Esatto.
Oh no… (ride, nda).
Potresti essere quella che spezza la serie.
Beh, farebbe sicuramente piacere avere due titoli invece che uno ma dall’altra parte non è comunque un gran problema. Ho perse le ultime due finali, cosa di cui non sono molto fiera, e spero che questa terza volta sia quella giusta.
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