di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
18 Apr 2019 15:45 - ATP
ATP Monte Carlo: Fognini elimina Zverev! Sogno Sonego ai quarti di finale
Il torinese batte Cameron Norrie, niente da fare per il numero uno azzurro contro Pella
di Cristina Pozzoli
[13] F. Fognini b. [3] A. Zverev 7-6(6) 6-1
Gran match di Fabio Fognini che stacca il pass per i quarti di finale, eliminando in due set Sascha Zverev. Il tennista di Arma di Taggia si è dimostrato molto più a suo agio sulla terra monegasca fin dall primissime battute, riuscendo a comandare con il dritto per la maggior parte dei punti. La giornata particolarmente ventosa non aiuta il tedesco a trovare le sensazioni giuste, specialmente dal lato del dritto, colpo che frequentemente lo abbandona oggi. Fognini passa avanti di un break, ma lo restituisce subito dopo, andando a inseguire il tedesco sul 3-4. Zverev cerca di limitare gli errori da fondo, forza di meno il servizio e tenta qualche sciagurata smorzata che si incolla nella parte bassa della rete. I due arrivano al tiebreak e sul 5 pari, il tennista azzurro prova una palla corta che rimbalza troppo alta e permette a Zverev di arrivare a botta sicura con il rovescio, ma il colpo finisce lungo di metri. Segnali pessimi per il tedesco, che da quel momento esaspera la sua scelta di non rischiare nulla nello scambio, di fatto consegnando il comando delle operazioni a Fognini, che con coraggio va a prendersi il primo set. 7-6.
Il secondo parziale vede aumentare ulteriormente le differenze di gioco tra i due, con Fognini che disegna perfettamente il campo con le sue traiettorie, e Zverev che rincorre da due metri fuori dal campo, divenendo di fatto inoffensivo. Non c’è alcuna reazione da parte del numero 3 del seeding, che sbuffa, urla, lancia la racchetta, senza però provare a giocare in maniera più audace e offensiva. Il 6-1 finale chiarisce alla perfezione la superiorità tecnica, ma anche tattica, dimostrata da Fognini questo pomeriggio.
Continua il sogno di Lorenzo Sonego che con un’altra brillante prestazione batte Cameron Norrie raggiungendo il risultato più prestigioso della sua carriera frutto di lavoro, metodo e costanza con l’aggiunta di un carattere sempre propositivo da vero combattente. Che bel giocatore Lorenzo, dotato di varie soluzioni, rapidità di gambe e di esecuzione dei colpi. Ha un servizio molto efficace e dal lato del dritto sente bene la palla riuscendo a piazzarlo sempre dove vuole. Sonego è subito nel match e nel primo game mette a segno il break a zero bissato nel terzo trascinando Norrie ai vantaggi. I suoi turni di battuta non sono un problema e quando serve Norrie tutte le volte che può risponde aggressivo mettendolo sempre in difficoltà e costringendolo a subire gli scambi sballottato da una parte all’altra del campo. Nel quinto game Norrie salva miracolosamente due palle dello 0-5 e poi fallisce l’occasione di accorciare le distanze nell’unico game durante il quale l’azzurro arriva ai vantaggi fronteggiando l’unica palla break concessa.
Chiuso il primo parziale 6-2, il torinese non molla la presa e parte bene anche nel secondo giocando sempre in spinta con il dritto e pronto a cogliere tutte le occasioni che gli si possono presentare e nel terzo game le coglie tutte. Prima si procura tre palle break consecutive utilizzando bene il dritto insidie-in dopo l’inside-out e poi non si arrende alla rimonta di Norrie e conquista un’altra occasione. Norrie scende a rete ma si trova una palla insidiosa e velenosa che non riesce a gestire. Si procede seguendo l’ordine dei servizi ma al momento di chiudere l’emozione tradisce Lorenzo che gioca con poca lucidità e si trova per la prima volta 15-40 riuscendo a salvare la prima palla break ma non la seconda convertita da Norrie al termine di un lunghissimo scambio. Nel momento più difficile Sonego ha la capacità di cancellare tutto e guardare solo avanti mostrando una forza mentale notevole. Gioca con il cuore lottando su tutte le palle e ritrovando profondità con il dritto strappa il servizio a Norrie. Senza più alcun timore, il torinese serve alla grande, si procura tre match point consecutivi con il serve&volley e chiude con un’altro servizio vincente questa volta con la seconda palla.
Guido Pella supera Marco Cecchinato al termine di una lunga battaglia e raggiunge per la prima volta in carriera i quarti di finale nel Principato che gli garantisco il best ranking tra i primi trenta del mondo. La partita si apre con due game a specchio. Marco è lento in avvio e permette a Pella di comandare gli scambi con il dritto incrociato. Il colpo mancino molto profondo dell’argentino lo spinge sempre più lontano dal campo permettendo all’argentino di scendere comodamente a rete a prendersi il punto o di lasciar partire il vincente di rovescio incrociato con il quale mette a segno il break. La reazione di Marco è immediata e intensa e, prendendo in mano le redini della diagonale destra con il dritto carico d’effetto, obbliga il suo avversario a giocare rovesci complicati sempre meno efficaci che diventano facile preda per l’inside-out vincente. Arrivano così due palle dell’immediato contro break e dopo le prime due annullate da Pella con due gran prime, sulla terza l’azzurro fa partire lo scambio portandolo ancora all’errore con il rovescio che vale il contro break immediato. Inizia lo show di Marco fatto di accelerazioni vincenti lungo linea con entrambi i fondamentali, smorzate e passanti si traduce in tre game consecutivi, un break di vantaggio e 4-1 annullando con sicurezza una palla break nel quinto game. Subito dopo Cecchinato ha l’occasione di allungare ancora ma Pella dà segnali di risveglio, salva palla break e servizio, si rifà sotto strappandolo a Marco improvvisamente vittima di errori inspiegabili, e completa la rimonta agganciandolo sul quattro pari. A questo punto il disordine mentale di Marco è fin troppo nitido che sbaglia uno smash e rimane passivo producendo altri errori fino al doppio fallo sulla palla break che permette a Pella di servire con successo per chiudere il set.