di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
21 Apr 2019 17:00 - ATP
ATP Monte Carlo, Fognini raggiante: “Straordinario vincere qui, lo dedico a mia mamma”
Le parole dell'azzurro dopo il trionfo nel Principato
di Redazione
Un Fognini emozionato riceve il premio del Master di Montecarlo e dedica alla mamma la vittoria.
«Sono nato qua vicino – dice durante la premiazione – Vincere questo torneo è qualcosa di straordinario che non riesco a credere». Parole di elogio poi per il ‘rivale’ Lajovic: «So che la prima finale è sempre dura ma hai un grande team. Ben presto toccherà a te».
Poi i ringraziamenti, «innanzitutto al mio team. Quest’anno abbiamo iniziato abbastanza male ma ora abbiamo vinto. Grazie anche a Flavia (Pennetta) che mi supporta e mi sopporta. Sono molto contento». Infine la «dedica speciale a mia mamma che domani compie gli anni. Le dedico questo torneo. Ci vediamo il prossimo anno».
Con Fognini si è quindi congratulato Lajovic: «congratulazioni a te e al tuo team. Spero che avremo un’altra finale e potrò prendermi la rivincita. Grazie a tutto il mio team, i genitori, la mia ragazza, gli allenatori, gli amici, tutti quelli coinvolti nella mia carriera, Spero che un giorno otterremo anche noi una vittoria. Grazie al pubblico per avermi sostenuto e appuntamento all’anno prossimo».
«È difficile esprimere quello che sento e cosa ho provato per tutta la settimana: faccio la doccia e poi, a freddo, magari troverò le parole. Le finali vanno vinte, non conta come, né mi interessa. In questa vittoria non ci credeva nessuno, nemmeno io. È stato difficile per via del meteo, ma va bene così», ha poi aggiunto Fabio Fognini, parlando ai microfoni di Sky Sport.
«Qualsiasi finale è difficile, lui non aveva niente da perdere, sapevo che preparava la partita nel migliore dei modi; il suo allenatore mi ha lanciato, è uno dei migliori coach al mondo. Ero preoccupato: stanotte ho dormito meno, mangiato poco, la tensione c’era, inutile negarlo. Venivo da un periodo buio, non mi riconoscevo nella lotta: sono arrivato qua senza alcun desiderio, se non quello di ritrovarmi e, alla fine, ho ritrovato me stesso». «Cosa mi ha detto Pietrangeli? Èun segreto», ha concluso il ligure.