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WTA Dubai: Osaka stecca l’esordio da numero 1, Mladenovic è agli ottavi

K. Mladenovic b. [1] N. Osaka 6-3 6-3

Esordio da dimenticare per Naomi Osaka come numero 1 del mondo nella WTA, con una sconfitta che verrebbe da giudicare sorprendente fino a un certo punto contro Kristina Mladenovic nel secondo turno del torneo Premier 5 di Dubai.

Il 6-3 6-3 finale, con una giapponese evidentemente più scarica rispetto a quella scintillante degli ultimi mesi, potrebbe anche sollevare diverse domande sul piccolo terremoto che si è abbattuto sul suo team, con la separazione improvvisa da Sascha Bajin, eppure non sembra essere ancora il momento per questi giudizi. Osaka è arrivata qui col peso di un match importante mascherato dal fatto che fosse un semplice esordio, ma con tutta la pressione di dover vincere, fattore che l’ha probabilmente condizionata più di chiunque altro.

Se da un lato del campo c’era una giocatrice diligente, con una buona idea di gioco, dall’altro c’era una Osaka che era vulnerabile per la prima volta addirittura da prima dello US Open. Oltretutto i primi game le hanno detto molto male: un 40-15 nel primo turno di battuta divenuto break in favore della francese, un 15-40 non concretizzato nel primo turno di risposta e un ulteriore calo per scendere addirittura sotto di due break. È sembrata avere poche idee: malgrado qualche buon vincente, non c’erano le accelerazioni di Melbourne o il ritmo di quelle settimane in cui poteva anche “limitarsi” a scambiare per mandare in difficoltà l’avversaria. Inizialmente aveva difficoltà a colpire col dritto, poi sono subentrati più problemi nel rovescio quando è stata avanti 15-30 sul 3-4. Aveva recuperato subito uno dei due break di ritardo, ma il servizio oggi non l’ha aiutata a ricostruire un percorso difficile: 7, in totale, i break subiti su 9 turni di battuta, nessun game al servizio tenuto nel secondo set. Il rendimento sulla sua seconda è stato molto deficitario.

Non sembrava, anche una volta subito il sesto break della sua giornata per il 6-3 4-2 Mladenovic, una sfida chiusa perché la sua avversaria viene da mesi di grandi difficoltà. Oggi probabilmente le è bastato fare qualcosa in più della giapponese senza tirare fuori il meglio del suo repertorio, anche perché lei stessa andava costantemente in difficoltà al servizio, ma aveva quel pizzico di brillantezza in più che è bastato.

Un match da dimenticare il prima possibile per Osaka, che anche con Bajin aveva avuto giornate molto negative malgrado fossero mascherate da grandi successi. Nella finale dell’Australian Open ebbe una crisi emotiva sul finire del secondo set, poi il fatto di aver completato la sua impresa cancellò in gran parte quel momento o lo mise sotto una luce diversa. Lei diceva, nella conferenza stampa di domenica, di essere qui consapevole che inizia una nuova fase per lei. Probabilmente ci vorrà un po’, come successe dopo il titolo a Indian Wells, prossima tappa nel suo cammino. Questa brutta sconfitta lascia aperto uno spiraglio alle sue inseguitrici: se Simona Halep, come anche Petra Kvitova, riusciranno a fare strada, si riaprirà subito la corsa al numero 1 del mondo. Questo fardello di cui forse sottovalutiamo l’importanza e che oggi si è manifestato in tutto il suo lato peggiore.

Altri incontri

Mladenovic domani affronterà Carla Suarez Navarro, vittoriosa 6-4 6-3 contro Shuai Zhang. L’uscita di Osaka ha aperto il quarto della parte più alta del tabellone, che ora vede come uniche teste di serie rimaste Garbine Muguruza (7-5 6-2 contro Saisai Zheng) e la bi-campionessa in carica Elina Svitolina. Sofferto, almeno nel primo set, i match di entrambe: per la spagnola c’è stata tanta difficoltà a gestire il ritmo lento e le traiettorie abbastanza alte della cinese mentre l’ucraina ha avuto a che fare con l’imprevedibilità di Ons Jabeur.  Elina aveva rimontato da 1-4 a 5-4 e servizio, ma sul punto che l’ha portata 40-15 la sua avversaria è caduta e lei si è distratta, riuscendo però a correggere la situazione al tie-break, vinto 7-4. Il dolore alla spalla di Jabeur è aumentato, e nel secondo set la tunisina è stata costretta al ritiro sul 4-0 di ritardo.

In precedenza, il programma sul centrale era stato aperto dalla difficile vittoria di Petra Kvitova contro Katerina Siniakova. La numero 4 del mondo è andata da subito in difficoltà fisica, facendo a tratti anche fatica a prendere fiato, probabilmente colpita dai soliti problemi di asma che si manifestano in caso di caldo intenso. Questo dice molto del 6-7(4) 6-4 6-4 finale, con il break decisivo arrivato sul 4-4 al terzo con Siniakova un po’ più tesa e lei capace di piazzare due potenti risposte centrali. Un po’ sullo stesso filo Angelique Kerber, molto scostante nel rendimento ma capace di riemergere da 1-5 nel primo set contro la ripescata Dalila Jakupovic. Ha continuato la partita a strappi, giocando bene un paio di punti e male i successivi due, sempre alternata tra una fase più passiva e una più propositiva, ma aveva molto margine per gestire la sua avversaria, apparsa più volte molto al limite malgrado un gioco piuttosto vario e molto offensivo attuato alla perfezione almeno nella prima fase di gara.

Bella prova per Simona Halep contro Eugenie Bouchard, con la rumena che conferma la superiorità negli scontri diretti (4-1 prima di oggi) con un 7-6(4) 6-4 maturato grazie a due errori gratuiti della ex numero 5 del mondo a fine della prima frazione e all’inizio della seconda con un break e l’immediata conferma sul 2-0 malgrado un combattuto turno di servizio. Al prossimo turno, per lei, l’ucraina Lesia Tsurenko. Infine, interessantissimo doppio confronto tra giovani tenniste: da una parte la sfida tra Belinda Bencic e Aryna Sabalenka (classe 1997 contro 1998) e dall’altra Sofia Kenin contro Viktoria Kuzmova (entrambe classe 1998). Kuzmova, tra l’altro, ha eliminato Kiki Bertens salvando un match point sul 5-6 nel tie-break del terzo set.

Risultati odierni

K. Mladenovic b. [1] N. Osaka 6-3 6-3
C. Suarez Navarro b. S. Zhang 6-4 6-3
[12] G. Muguruza b. S. Zheng 7-5 6-2
[6] E. Svitolina b. O. Jabeur 7-6(4) 4-0 rit.
[3] S. Halep b. [WC] E. Bouchard 7-6(4) 6-4
L. Tsurenko b. [Q] L. Zhu 6-4 6-7(5) 6-3
B. Bencic b. [LL] S. Voegele 6-1 6-1
[8] A. Sabalenka b. [Q] I. Jorovic 6-4 6-0
[5] A. Kerber b. [LL] D. Jakupovic 7-6(3) 6-3
S. W. Hsieh b. A. Sasnovich 6-1 6-2
A. Riske b. A. Cornet 6-3 6-4
D. Cibulkova vs [4] Ka. Pliskova
V. Kuzmova b. [7] K. Bertens 6-2 4-6 7-6(6)
S. Kenin b. [11] D. Kasatkina 6-3 2-6 6-4
[Q] J. Brady b. [14] C. Garcia 6-4 7-5
[2] P. Kvitova b. K. Siniakova 6-7(3) 6-4 6-4

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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