Che sensazioni hai avuto?
È stata una buona vittoria. Sono abbastanza felice, anche se indosso un top, davvero felice. (Sorride) Non li porto spesso in giro.
Ombelico scoperto?
No, ho i leggins a vita alta.(Sorride)
Seriamente, una partita che aspettavo con ansia e quando è uscito il tabellone ovviamente ci ho pensato e credo anche lei. In ogni caso, come immaginavo, è stata una partita fisica. Ho tenuto anche sugli scambi molto lunghi, facendo un ottimo lavoro, dove nessuno se lo aspettava. Le ho messo molta pressione. Sono scambi che anni fa avrebbe vinto lei. Ottimo lavoro avere avuto una percentuale buona di successo anche in questo.
Nel primo set sei andata sotto quattro a uno. Puoi spiegarci in tuoi pensieri nel gioco successivo, quando non hai perso un punto al servizio? È apparso come un game chiave della partita.
Si, ho fatto in modo che nella mia testa non fosse uno a quattro. L’ho sfidata sin dai primissimi punti, avevo avuto tre palle break nel primo gioco, senza sfruttarle. Sentivo di metterla ancora sotto pressione. C’era un break per un mio pessimo turno di battuta. Certo, recuperare da quattro a uno non è facile, ma in quel momento non ci ho pensato.
Lei ha detto molte cose su di te, sin dal vostro primo incontro dopo la tua squalifica. Questo aggiunge soddisfazione a questa vittoria?
A me piace vincere, questo è quanto. Sono solo contenta di come ho giocato oggi e di essere agli ottavi. Il resto non conta.
Hai giocato molti vincenti di diritto, però, in molti casi, l’hai messa sulla difensiva col rovescio. Quanto è importante per te, quando giochi bene, avere quei colpi, specie col rovescio, per costruire i punti e allontanare l’avversario dal campo?
Guarda, entrare in lunghi scambi con lei non è ideale, perché è il suo tennis. Lei vuole gli scambi lunghi. Lei vuol stare dietro la riga di fondo, lì si trova a suo agio. Per cui volevo costringerla all’errore. Lo sai, non sono queste le partite in cui mi aspetto di giocare vincenti da ogni lato, contro una giocatrice che si muove molto bene, anche se sarebbe bello, i punti facili sono sempre benvenuti, ma non puoi sperarci. Ti devi aspettare gli scambi lunghi, ma non è così che io vinco queste partite, non è il mio gioco.
La Ansimova prima ha detto che tu eri il suo esempio quando lei stava crescendo. Visto che voi condividete lo stesso agente, vorrei sapere se per caso avete condiviso qualcosa, parlato, cosa pensi di lei.
Non ci siamo incrociati spesso, a parte il matrimonio di Max lo scorso anno, in cui eravamo allo stesso tavolo.(Sorride) Però il matrimonio è stato veloce, quindi siamo andate via presto. La prossima volta, lo faremo… (ride)
Non siamo mai andate a ballare, penso lei sia un po’timida… Ma la rispetto, credo sia giovane con un gran gioco. Sta solo iniziando a dimostrare il suo valore e che abbia un buon futuro davanti. Max la segue da molto tempo, si da quando era junior.
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