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14 Gen 2019 05:52 - Australian Open
Australian Open, italiani: Berrettini molla sul più bello, acuto di Travaglia e Fabbiano, bene Seppi
Quattro italiani in campo all'Australian Open, inizia bene Travaglia che supera in quattro set Andreozzi. Berrettini gioca quasi alla pari con Tsitsipas ma due disastri finali regalano il match al greco. Avanti anche Fabbiano, che affronterà Opelka al prossimo turno.
di Francesca Padoin
[14] S. Tsitsipas b. M. Berrettini 6-7(3) 6-4 6-3 7-6(4)
Niente da fare per Matteo Berrettini che, come lo scorso anno (per mano di Mannarino), esce al primo turno dello Slam down under dopo una partita molto combattuta con il numero 15 del mondo. Primo set molto equilibrato in cui il greco tiene agevolmente il proprio turno di servizio mentre l’italiano fatica un attimo di più, concedendo solo una palla break, che però salva con un ace. Berrettini inizialmente appare in affanno sulle risposte dell’avversario al suo servizio che spesso riesce a centrare le righe e a colpire molto profondo. Molto bravo il romano a tenere, anche in situazioni di svantaggio, e rimanere sempre costante col rendimento, piazzando spesso vincenti di dritto. Si arriva così al tie-break che poco rappresenta l’andamento del primo set: il greco si perde completamente, iniziando con un doppio fallo e da lì commettendo vari errori di misura che lo portano a perdere 7 a 3. Ma Tsitsipas inizia il secondo set completamente dimentico di quanto successo nel tie-break, servendo molto bene, piazzando vincenti e variando molto. Anche l’italiano gioca molto bene ma ogni tanto resta succube del gioco del greco, che comanda per la maggior parte del tempo. Infatti nel quinto game un doppio fallo di Berrettini apre la strada al break di Tsitsipas che approfitta del momento di vuoto dell’italiano per piazzare il vantaggio.
Il terzo set è una ripetizione del secondo con lo stesso break al quinto game, stavolta con tre break point a disposizione del greco, di cui l’ultimo utile, ed un break nel nono game. Si vede qui il divario fra i due: Tsitsipas crea il gioco, mettendo sempre pressione all’avversario su ogni colpo e variando molto, e riesce nei suoi turni di battuta a chiudere in pochi colpi, forte di un buon servizio e delle risposte poco incisive dell’avversario. Berrettini dal canto suo continua a servire molto bene e ad attaccare, variando anche lui molto ma spesso non è tempestivo nei movimenti trovandosi la palla addosso e non riesce ad essere incisivo in risposta al servizio, cosa che invece ha aiutato parecchio l’avversario.
L’ultimo set ritorna ad essere equilibrato, con Berrettini che insidia il servizio avversario, procurandosi anche due palle break che però non riesce a concretizzare e Tsitsipas che inizia a sentire la pressione e sbagliare. Tutto ciò fino ad un combattuto tie-break di tutt’altra caratura rispetto al primo in cui Berrettini recupera un mini break per poi perderne un altro con un dritto molto scarico e chiudere malamente con un doppio fallo dopo 3 ore di gioco. Tsitsipas passa così al secondo turno dove incontrerà il vincente fra Troicki e Carballes Baena.
In conferenza stampa, Berrettini ha detto: “Sono dispiaciuto per il risultato, ma mi da fiducia il fatto di aver giocato per 3 ore alla pari con uno così forte e così in ascesa, ora numero 15 del mondo. Non ho risposto come ho voluto, ma lui era molto bravo nel rendermi le cose complicate. Non ho giocato al mio meglio, non ho risposto al mio meglio, però alla fine stavo quasi per portarla al quinto. Sono contento di essere stato in campo fino alla fine cosa non scontata visto anche le condizioni meteorologiche. I primi due set e mezzo sentivo tanto calore addosso e che dopo due spostamenti soffrivo parecchio: siamo stati bravi entrambi a rimanere lì. Ogni tanto il dritto mi scappava, però mi sento migliorato dalla parte del rovescio. Per il tifo fino a un certo momento è stato regolare, mentre poi non mi è piaciuto quando hanno cominciato ad applaudire ai miei doppi falli ma come giocatori professionisti ci siamo abituati, dunque non è una cosa di cui voglio lamentarmi. Capivo la situazione e volevo rimanere concentrato sulla partita”.
[Q] S. Travaglia b. G. Andreozzi 6-7(3) 6-2 6-3 6-2
Un centratissimo Travaglia batte in poco più di due ore e mezza di gioco il numero 79 ATP, Guido Andreozzi. Prima vittoria in assoluto per il marchigiano agli Australian Open, seconda in uno Slam, dopo aver vinto nel 2017 contro il connazionale Fabio Fognini, agli US Open. Continua il crescendo dell’italiano che dopo aver battuto rispettivamente Martin, Soeda e Coppejans nelle qualificazioni, concede solo un set all’argentino. Una bella soddisfazione per il ventisettenne che ha dovuto fermarsi varie volte a seguito di infortuni, da quello del 2011 in cui si era lacerato il braccio e fermato per 8 mesi a quello del 2016 in cui si era infortunato alla schiena con uno stop di 7 mesi.
Dopo un inizio in salita in cui perde il game nel suo primo turno di servizio, l’italiano riesce subito a controbrekkare e a migliorare sensibilmente la qualità del servizio. Si giunge così al tie-break vinto agilmente da Travaglia per 7 a 3. Da lì il tennista italiano libera il braccio e comanda il gioco fino a concedere solo 7 game negli ultimi tre set. Nulla può Andreozzi che inizia a commettere errori col dritto e a sentire la pressione.
Travaglia incontrerà al secondo turno Basilashvili, 21 ATP, che ha battuto il qualificato Eubanks in quattro set, in un match aperto vista la condizione di gioco dimostrata dall’italiano.
T. Fabbiano b. [WC] J. Kubler 6-4 7-6(1) 2-6 6-3
Bene anche Thomas Fabbiano, numero 102 Atp: il 29enne di San Giorgio Jonico ha sfatato il tabù battendo l’australiano Jason Kubler, 25enne di Brisbane, numero 130 del ranking e in gara con una wild card: 6-4 7-6 (1) 2-6 6-3 in tre ore e 4 minuti. Al secondo turno il pugliese è atteso dallo statunitense Reilly Opelka, numero 97 del ranking mondiale, che a sorpresa si è aggiudicato il derby d’esordio contro il connazionale John Isner, numero 10 Atp e nona testa di serie: 7-6(4) 7-6(6) (4)6-7 7-6(5) lo score.
A.Seppi b. Steve Johnson 6-4 4-6 6-4 6-3
Prosegue l’ottimo momento di Andreas Seppi, che evidentemente quando sente l’aria australiana si risveglia completamente, ed è certamente un bene, per lui e per tutto il tennis italiano in generale. Andres era reduce dalla finale di Sydney, persa contro de Minaur, ma nonostante abbia giocato solo due giorni fa è riuscito a battere all’esordio per 6-4 4-6 6-4 6-3, in due ore e 21 minuti di gioco, lo statunitense Steve Johnson, numero 34 del ranking e 31esima testa di serie, cosa mai avvenuta in quattro sfide con il 29enne californiano di Orange. L’azzurro ha sempre controllato il match ed ha accusato un unico passaggio a vuoto, in chiusura di secondo parziale, quando nel decimo gioco ha subito il break, l’unico ma molto pesante, visto che in questo modo l’azzurro ha perso il secondo set.
Buona prestazione dell’altoatesino al servizio: 12 ace (due di fila messi a segno per archiviare il primo set) contro 5 doppi falli, l’81% dei punti ottenuti con la prima, il 61% con la seconda e ben 5 palle-break salvate sulle 6 concesse. Seppi, che gioca per la quattordicesima volta gli Aus Open dove ha raggiunto in quattro occasioni gli ottavi (2013, 2015, 2017 e dodici mesi fa, fermato da Kyle Edmund), troverà al secondo turno l’australiano Jordan Thompson.