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12 Nov 2018 22:30 - ATP
ATP Finals: Djokovic senza problemi, disinnescato Isner
Nessuna esitazione nel match di esordio di queste ATP Finals per Novak Djokovic, che ha liquidato in due set un comunque positivo John Isner.
di Aldo Cutaia
[1] N. Djokovic b. [8] J. Isner 6-4 6-3
Djokovic non perde tempo a trovare le giuste sensazioni in risposta, rendendosi subito offensivo e non dando all’americano la possibilità di comandare lo scambio. Sono game di passione i primi tre per John Isner, che si ritrova a concedere palla break in ognuno di essi. Se nelle prime due occasioni riesce a salvarsi, più o meno direttamente grazie al servizio, la terza possibilità è quella in cui Nole piazza un surreale passante di dritto, che termina la sua corsa negli ultimi centimetri di riga. Da li in poi, l’americano non è minimamente in grado di insidiare il servizio del numero 1 del mondo, anzi si deve guardare dal subire un altro break. Djokovic va a servire e senza alcun ostacolo chiude il game a 0. 6-4 per lui.
Il secondo parziale vede John Isner trovare maggiore tranquillità in battuta, riuscendo a giocare più prime e prendere in mano lo scambio nel bene o nel male. Djokovic dall’altro lato della rete allunga sempre lo scambio quando ne ha occasione e non concede assolutamente gratuiti all’avversario, che deve sudarsi ogni punto (anche se spesso si affida al servizio). È il settimo game che fa svoltare definitivamente il set in direzione serba, quando l’americano affossa in rete un dritto in seguito ad una risposta timida di Nole. Esattamente come nel primo set, Isner non ha le armi per sperare di colmare lo svantaggio, per cui Djokovic può gestire indisturbato i propri turni in battuta. È il nono game a fare scorrere in anticipo i titoli di coda, con il serbo che trova una serie impressionante di risposte quasi vincenti a servizi sopra i 200 km/h, prima di chiudere il match con l’ennesimo passante sulla riga.
Grande prova di forza di Novak Djokovic, soprattutto pensando allo stato di forma mostrato finora dagli altri sette aspiranti maestri. Non ha nulla da rimproverarsi John Isner, che ha provato sul finale a tirare ancora più forte il servizio, solo per vedersi tornare indietro la pallina sempre più vicina alla riga.