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Osaka: “Perché ho chiesto scusa al pubblico? Serena voleva lo Slam numero 24”

Naomi Osaka in conferenza stampa, con il trofeo di campionessa dello US Open 2018, ha parlato ai giornalisti raccontando le sue sensazioni nelle concitate fasi finali della sfida contro Serena Williams. “Durante la premiazione mi sono sentita di chiedere scusa al pubblico perché Serena voleva lo Slam numero 24”, ha detto, “tutti lo sanno. Lo vedi scritto ovunque, sui cartelloni pubblicitari, ovunque. Quando sono entrata mi sono sentita una persona diversa rispetto a tutti. Io in quel momento non ero una fan di Serena, ma una tennista che compete con un’altra tennista. Quando però mi ha abbracciata a rete, ammetto di essermi sentita come una bambina”.

Proprio riguardo alla statunitense, le è stato chiesto cosa ha provato nei momenti in cui stava avvenendo tutto il caos: “No, non granché. Avevo la schiena girata, non mi sono interessata perché volevo rimanere concentrata sulla mia partita. Anche quando c’è stata la discussione più accesa non ho capito granché perché al tempo stesso c’era tanto caos da parte del pubblico e, davvero, non ho sentito nulla. Mi sono girata e ho visto il punteggio che indicava 5-3. All’inizio ero confusa, poi però ho subito cercato di cancellare la situazione per ritrovare la concentrazione, con lei non puoi mai considerarti tranquilla perché può sempre rientrare da un momento all’altro. Quando all’inizio sono entrata in campo ho pensato che era la mia prima finale Slam e non avrei mai dovuto farmi sommergere dai nervi e dovevo solo pensare a giocare”.

Una battuta sulla statunitense: “Quello che è successo oggi non cambia nulla. Non so cosa sia successo in campo, dunque continuerò ad avere l’immagine della Serena che amo. Non cambia veramente nulla. Lei è stata molto carina con me a rete e sul palco, davvero non vedo perché dovrei cambiare idea”. E una sull’ex sparring di Serena, Sascha Bajin, ora suo allenatore: “L’ho scelto perché si è girato la caviglia 5 minuti dopo che abbiamo iniziato il nostro primo allenamento assieme. Lì ho pensato: ‘sì, è quello giusto’. Scherzi a parte, se lo incontri capisci subito di avere davanti una grande persona, sempre molto positiva. Questo per me è stato molto importante perché io tendo a essere spesso giù di morale”.

Cosa succederà ora? “Non sono una persona molto sociale, probabilmente giocherò ai video-game. Probabilmente realizzerò tra un po’ cosa è successo, ancora sto cercando di categorizzare tutte le emozioni. Però questo mi darà tanta fiducia, anche perché credo sia impossibile vincere un torneo Slam e non essere convinta di poter battere le migliori. Al momento però vorrei soprattutto divertirmi ogni volta che sono in campo, penso che ogni tanto noi professionisti ci dimentichiamo di questo”:

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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