ATP Cincinnati: Federer e Wawrinka si danno appuntamento per stanotte

I due svizzeri chiudono il loro riscaldamento in vista del derby notturno superando Fucsovics e Mayer. Wawrinka in ripresa ma l'ATP di Cincinnati è una delle tante case di Federer.

Tutto facile per Stan Wawrinka, che sembra essere davvero un altro rispetto a quello visto a Toronto e che si libera di Fucsovic in due comodi set. Dopo l’interruzione di ieri, arrivata sul 2-1 del primo set in favore del numero di Svizzera, la partita torna ad esprimersi in un perfetto equilibrio, nel quale non mancano le occasioni di break, ma prevale la solidità di chi sta al servizio. Questo fino al decimo gioco, con Stan avanti 5-4 che riesce ad infilare un paio di soluzioni niente male e, complice il forse braccio un po’ tirato dell’avversario, ad incassare il parziale. Agevole il proseguo, in cui Wawrinka continua a piazzare il suo schema, incalzando l’ungherese mai di fatto pericoloso in risposta (zero le palle break concesse da Stanimal in tutta la partita) e trovando l’allungo definitivo nel settimo gioco. Non c’è tempo di cullarsi, però, perché Stan dovrà nuovamente scendere in campo contro il suo connazionale Roger Federer in una partita che forse metterà in luce seriamente i progressi fatti da questo ragazzo nei mesi di ritorno e di riavvicinamento ai campi e alle emozioni che si provano su di essi.

C’è voluta qualche ora in più, perché la pioggia ha la faccia tosta di non fermarsi nemmeno al cospetto di Roger Federer, per rimarcare lo scontatissimo esito pre-match. Lo svizzero chiude facilmente la pratica Mayer, nonostante un inizio col freno a mano tirato, frutto, quasi sicuramente, della pausa presasi finora, giacché è evidente, ma è sempre bene rimarcarlo, che gli allenamenti vanno bene, ma le partite, l’agonismo e la tensione sono tutt’altra cosa e, pian piano, bisogna riabituarsi. Detto ciò, Roger non fatica a procurarsi immediatamente tre palle break, ma è meno lucido nel concretizzarle, nel secondo gioco, e deve pertanto attendere il quarto per incassare l’allungo, che poi bisserà chiudendo 6-1. Ci sono volte in cui un punteggio del genere è esagerato rispetto a quanto si è visto nell’atto pratico…ebbene questo non è il caso: il super campione di Basilea ha fatto il doppio dei punti rispetto a Mayer, concedendo zero break point e subissandolo col suo gioco, aprendo il campo, variando, costringendolo a muoversi e a non avere mai la stessa palla da rimandare di là, ma soprattutto inducendolo a molti errori, dati dal fatto che l’argentino mai, e sottolineo mai, è riuscito a trovare, durante lo scambio, la chiave di volta per non farsi ingabbiare, soffrendo e non trovando le misure. Tutto questo in maniera non straripante, per carità, ma quel tanto che basta per mettere in chiaro le cose e soprattutto rinsaldare e chiarire la statistica che vede nel terzo turno di Mayer dell’attuale edizione, il suo miglior piazzamento sui campi veloci di Cincinnati e, di contro, il rapporto vittorie/sconfitte pari a 43-8 di Fed. Decisamente più equilibrato il secondo set, anche perché Roger abbassa ulteriormente l’asticella e si concede a molti più gratuiti in risposta, concentrandosi su quel servizio che Leonardo fatica a decifrare ed è incapace di gestire. Naturalmente quest’esito comporta l’approdo al tiebreak (Federer 2018 ne ha vinti 6 e persi 5, mentre per Mayer 11 a favore e 11 contrari). Si complica subito la vita, l’argentino, commettendo doppio fallo e invitando a nozze Roger, che proprio un’occasione del genere stava aspettando per fare gara di testa. Il neo-37enne accelera col dritto e subito consolida, issandosi prima 3-0 e poi 5-1. Ciononostante attraversa un momento di blackout, che permette allo sfidante di risalire la corrente fino al 5-5.
Sciupato anche un match point, al cambio campo, su una seconda di Mayer, l’elvetico scende a rete, lo induce all’errore e scrive la parola fine. Prestazione, questa, ovviamente da prendere con le pinze; probabilmente Fed ha pensato al doppio match che lo aspetta, visto che fra poco dovrà disputare i quarti contro Stan Wawrinka, come già era successo nel 2012 e ha impiegato il minimo sindacale per sistemare le cose.

Ottavi di finale

[10] N. Djokovic b. [5] G. Dimitrov 2-6 6-3 6-4
[7] M. Cilic b. K. Khachanov 7-6(5) 3-6 6-4
[11] D. Goffin b. [6] K. Anderson 6-2 6-4
[4] J.M. del Potro b. [15] N. Kyrgios 7-6(4) 6-7(6) 6-2
[WC] S. Wawrinka b. M. Fucsovics 6-4 6-3
[2] R. Federer b. L. Mayer 6-1 7-6(6)

 

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