[3] S. Johnson b. R. Ramanathan 7-5 3-6 6-2

Niente da fare per Ramkumar Ramanathan che sognava di emulare, vent’anni dopo, Laender Paes, che aveva vinto il titolo a Newport appunto nel 1998. Steve Johnson ha confermato di essere quasi infallibile nelle finali, e dopo i titoli di Nottingham e Houston (due volte) aggiunge al suo palmares anche quello di Newport. Johnson ha perso una sola volta in finale, la prima a Vienna, sconfitto da David Ferrer. Ha comunque ben figurato l’indiano Ramanathan che è stato severamente punito alla prima occasione, nell’undicesimo game, quando Johnson ha sfruttato benissimo l’unica palla break del primo set e ha chiuso poi nel game successivo un set dominato dai servizi. Non si è perso d’animo il buon Ramkumar, che dopo aver rischiato il tracollo ad inizio di secondo set è riuscito finalmente a brekkare Johnson al quarto game. Ma che la partita fosse cambiata, nonostate il vantaggio dell’indiano, si vedeva proprio quando a servire era Ramanathan, che faceva sempre più fatica a contenere la rispsota dello statunitense. In qualche modo, salvando altre palle break nel settimo game, al terzo set point Ramanathan riusciva ad arrivare al terzo set. Purtroppo per lui le impressioni venivano confermate subito, con Johnson che già nel secondo game produceva l’allungo decisivo. L’indiano dava tutto nel game successivo ma poi non riusciva più ad impensierire lo statunitense, che chiudeva con un altro break nell’ottavo game, proprio allo scoccare delle due ore di gioco.

Quarto successo dunque per Steve Johnson che guadagna 14 posizioni nel ranking e si porta a ridosso della top30. Per Ramanathan una settimana da non dimenticare, visto che non aveva mai superato i quarti di finale di un torneo ATP. Anche per lui un bel passo avanti in classifica, visto che guadagna 46 posizioni. I due si prenderanno una settimana di riposo e si ritroveranno a Washington.