Nonostante il risultato di oggi, come descriveresti la tua prestazione qui al torneo?
Beh, cme sai anche tu, sulla carta è un passo nella giusta direzione. Poi è difficile giudicare un singolo torneo, credo di dover mettere assieme un po’ di cose accadute nelle ultime quattro, cinque settimane su terra. Arrivando a questa parte dell’anno avevo perso qualche match al primo turno, partite che volevo vincere ovviamente. Ma per avere le vittorie che ho avuto, per avere il risultato che ho, sto muovendo un passo nella giusta direzione. Ma oggi certamente non ho fatto quel passo.
Oggi, durante il riscaldamento e prima del match, sentivi che il servizio non andava? Perché ad inizio partita sembravi faticare molto in quel fondamentale. Credi sia quello che ti ha rallentato maggiormente oggi?
Sì, credo fosse uno dei motivi. Non mi sentivo sciolta, sentivo di dover forzare di più per ogni colpo e non era un movimento naturale per me, non avevo ritmo. Le ho dato molte opportunità nella seconda di servizio e lei ritorna molto bene. Garbine è forte in molti aspetti ma credo che la cosa che gli riesca meglio sia proprio la risposta al servizio ed oggi l’ha sfruttata molto bene.
Sei salita nel ranking parecchio negli ultimi mesi, nonostante la sconfitta di oggi. Hai un obiettivo, un risultato che vuoi raggiungere per la fine dell’anno?
No, sai naturalmente mi aspetto grandi cose, l’essere in buona posizione, arrivare al numero uno del ranking perché sai come ci si sente quando si arriva e quello è sempre l’obiettivo senza dubbio alcuno. Poi sono realistica e tornando indietro e guardando da dove sono partita, 40/50 del mondo, non so cosa sarò dopo questo torneo. Quindi in un certo senso è bello guardare a questi numeri come sorta di ricompensa per il tuo sforzo, che siano piccoli o grandi, ma devi accettarli ed apprezzarli.
Dopo tutte queste settimane su terra pensi di essere pronta fisicamente per l’erba? Pensi ti serva un po’ di riposo? O sei già con la mente alla prossima fase?
Penso che mi prenderò un po’ di riposo ma mentalmente sono pronta. Sai ci sono un sacco di cose su cui devo lavorare, come hai potuto vedere oggi. Intendo fronteggiarle e non cancellare la partita di oggi ma sfruttarla per lavorarci su. Ma se guardo a queste settimane ci sono anche un sacco di buone cose come il modo in cui il mio corpo ha reagito ai lunghi match che ho giocato. Guardando a Madrid e Roma c’è sempre stata almeno una partita-maratona come è facile succeda su terra. Perciò il venir fuori da queste battaglie e sentirsi in salute è un’ ottima cosa.
Tornando a lunedì: abbiamo saputo molto tardì che non ci sarebbe stato il tuo match contro Serena. Immagino avessi un sacco di adrenalina in circolo per via di questa partita; come hai gestito il tutto appena hai saputo del ritiro?
Non mi era capitato un ritiro da, non so, molti anni, forse sei o sette quindi non sapevo cosa sarebbe successo. Ci sarebbe stato un lucky loser? No perché eravamo avanti nel torneo. Quindi ero tipo “Ok, vado al prossimo turno”. Ecco come l’ho gestita. Ma penso che ci abbia fatto aspettare tutti un po’ troppo per notificare il ritiro.
Non si era mai ritirata da uno Slam prima.
Ah, non lo sapevo. Grazie.
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