Non deve essere stato facile per te andare al quinto set dopo aver avuto tutte quelle occasioni di finire prima. Come sei riuscito a restare concentrato?
È stato difficile. È stata davvero una partita complicata mentalmente. I primi due set sono stato solido e penso che Fabio non stesse giocando molto bene: ha mancato alcune palle facili. Poi gli ho dato quelle opportunità nel terzo set e nel quarto abbiamo tenuto entrambi il servizio. È stato anche frustante: ho mancato alcune risposte nei momenti più importanti. Ho avuto match point, ho sbagliato la risposta ed altre due dopo quell’occasione. Ed ovviamente, come spesso accade, subito dopo Fabio ha giocato uno straordinario tie-break. E lì è stata dura, soprattutto mentalmente. I primi game del quinto set non stavo rispondendo bene e c’era quell’atttesa nell’aria su chi avrebbe brekkato per primo e per fortuna sono stato io. Poi non ho fatto altro che mantenere la pressione fino a quegli ultimi due punti. Poi fortunatamente sono riuscito a vincere.
Ora giocherai contro del Potro. Vi hanno spesso messi a confronto perché avete la stessa età, uguale altezza ed in un certo senso un gioco simile. Ma tu sei d’accordo sull’ultimo punto? Puoi dirci che differenza c’è fra il tuo gioco e quello di Juan Martin?
Sì, abbiamo giocato molte volte e ci conosciamo bene l’un l’altro. Lui ha vinto parecchi dei nostri scontri negli ultimi anni e ne abbiamo avuti pochi di combattuti. Uno di questi è stato in Davis ed è stato l’ultimo. Quello è stato un grande match e penso che Juan Martin stia avendo una stagione fantastica. Riguardo al gioco è vero che siamo simili ma in qualche modo anche diversi. Ovvero io in qualche modo sono più veloce in campo ma lui serve un attimo meglio di me e inoltre il suo dritto è molto più forte e potente. In base a questi confronti sarà una partita difficile la prossima e credo sarà effettivamente così.
Quando hai avuto l’infortunio al ginocchio qualche settimana prima del French Open immagino fossi preoccupato per la tua forma in campo qui. Quando hai capito che saresti stato bene?
Ho avuto ancora qualche problema col ginocchio i primi giorni del torneo, anche due giorni fa. Sento di non aver recuperato del tutto la muscolatura sulla gamba destra. Ma appena prima che il torneo iniziasse mi sentivo davvero bene e ho fatto sia terapia che riposo. Non l’ho capito finché non ho giocato a Roma: l’inizio del torneo è stato duro, non mi sentivo bene e non riuscivo a muovermi con agilità ma poi match dopo match ho iniziato a sentirmi sempre meglio. E anche adesso non ho dolore e infatti, come puoi vedere, non mi sono messo neanche il cerotto elastico sulla gamba. Quindi tutto sommato mi sento bene anche se oggi è stata una partita difficile fisicamente visto che ho giocato per tre ore e mezza.
Sia te che Juan Martin avete tenuto molto bene il servizio per tutta la settimana. Ci saranno probabilmente dei tie-break nel vostro incontro. Ci pensi a queste cose prima della partita e ti prepari o semplicemente aspetti finché non accadono?
Aspetto finché non accadono. Non sai mai come si svilupperà un match anche se ovviamente puoi aspettarti che uno o due tie-break possano arrivare. Ma, come sai bene, entrambi rispondiamo bene e perciò ci saranno molti punti giocati a fondo campo che faranno la differenza. E quindi devo concentrarmi sul mio gioco e cercare di sfruttare le opportunità che avrò il più velocemente possibile. Sai in queste partite sono pochi i punti che fanno la differenza e perciò sarà estremamente importante giocare ogni singolo punto al massimo.
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