Considerato come si è improvvisamente aperto il tabellone di Halle è proprio difficile capire come Federer possa non arrivare in fondo. E quindi ci ha provato lui, tra ieri e oggi, a spiegarcelo. Per quanto il margine con gli avversari rimanga troppo ampio neanche il più forte di tutti e di sempre può permettersi di giocare pensando ad altro. Perché questa è stata la sensazione e se ieri gli stava costando carissima, con i due match point annullati a Paire, oggi contro Ebden i rischi sono stati minori ma pur sempre eccessivi, visto che per due volte lo svizzero è stato indietro di un break. È addirittura arrivato a servire per il set il buon Ebden, ma forse lì ha realizzato cosa stava succedendo, col risultato di entrare nel panico e non mettere più una prima, provando dei S&V troppo teneri per uno come Federer. Così la partita è finita prima del previsto, con Federer che a quel punto ha evitato anche le famose “insidie del tiebreak”  anche se a ben vedere quello del primo set lo aveva talmente dominato da non fare immaginare chissà qualche preoccupazione.

Considerato che in precedenza Kudla aveva battuto Sugita, la semifinale di domani non pare possa essere particolarmente sorprendente, per quanto nel tennis come nella vita non si sa mai. Quasi.

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Quarti di finale

[1] R. Federer b. M. Ebden 7-6(2) 7-5
[Q] D. Kudla b. Y. Sugita 6-2 7-5
K. Khachanov vs [4] R. Bautista Agut
B. Coric vs A. Seppi