Lo sport ha la responsabilità di combattere la violenza di genere. Con i suoi valori paritari e la sua risonanza mediatica, lo sport ha una voce per fare la differenza. Ha una voce per iniziare il cambiamento. Oggi ce la fanno sentire uomini e donne, schierati insieme contro ogni forma di durezza e diversità. Oggi che, […]
31 Mag 2018 15:07 - Interviste
Dimitrov: “Fisicamente sto benissimo”
Le dichiarazioni di Dimitrov dopo la vittoria contro Donaldson: "so cosa si prova dopo 4 ore di gioco".
di Matteo De Laurentis
Una buona vittoria, ma quello di cui tutti parlano è il suo servizio dal basso. Cosa hai pensato?
Fa tutto parte del gioco. Semplicemente. Voglio dire, lo so come si sta quando hai i crampi. Quindi credo che lui abbia cercato una via d’uscita, questo è quanto. Credo sia stato intelligente. Io l’ho fatto un paio di volte nella mia carriera e ricordo abbia funzionato. Quando lo ha fatto lui ho pensato “Ok ora so cosa si prova”. Quindi sapevo cosa si prova dall’altra parte e non ci ho pensato molto quando lo ha fatto. In un certo senso potevo aspettarmelo. Pensavo potesse fare qualcosa del genere.
Parlaci dell’esultanza alla fine.
Come ho detto, so cosa vuol dire essere dall’altra parte e avere i crampi. Voglio dire dopo aver giocato più di quattro ore, è fantastico. Mi sentivo bene. Ho pensato di avere ancora qualche energia nel serbatoio e questo era eccezionale. Ho pensato quanto significasse per il mio team, in particolare per il mio preparatore atletico, Sebstien. Lui e io scherziamo spesso anche quando lavoriamo duramente. Come potete immaginare, arrivi a quel punto di stanchezza perché hai caricato troppo sulle gambe per la giornata, e oggi tutto ha sorriso dalla nostra parte. Credo che questo sia un grande ringraziamento. Così come è fantastico vincere una partita in cinque set, soprattutto qui, sulla terra, a Parigi. Ora andiamo avanti, so che non è stato uno dei miei migliori match, ma ho trovato il modo di vincere e mentre alcune cose non andavano bene, il fisico ha risposto alla grande. Lo abbiamo verificato e abbiamo ascoltato le tre parole fatidiche: game, set and match.
E le ginocchia baciate?
Erano le gambe. Come ho detto avrei potuto lottare ancora un po’. Mi sentivo come… non erano le ginocchia… le gambe. Mi sentivo bene, bene fisicamente. Sapevo che lui aveva dato il massimo, che avrebbe giocato una partita fisica sin dal primo punto. Sapevo che per lui sarebbe stata dura continuare così. Non importava quanto bene avrebbe giocato. Sapevo che avrei avuto una chance e di portarla a casa. Credo di aver fatto una buona partita, e di averla finita anche con buona facilità anche se il punteggio dice dieci a otto al quinto.
Rafa a volte sta talmente indietro che non si riesce a vederlo in TV. Potrebbe essere una tattica che più giocatori dovrebbero usare per vincere i punti?
Come ho detto, fa tutto parte del gioco. Forse alcuni giocatori potrebbero provarci contro di lui. Però in quel campo è molto difficile stare dietro. Se c’è un po’ di vento e arretri, la palla può rimbalzare oltre te. Credo sia l’unico difetto dello Chatrier. Per il resto è un campo fantastico e ho provato a mantenere la giusta distanza tra me e la palla, perché a volte non è facile, specie se l’avversario alza la palla, ti butta verso il pubblico. Quindi devi restare concentrato.