Kerber: “Dopo domenica, sapevo dove avrei dovuto migliorare”

Angelique Kerber in conferenza stampa, alla domanda sui fan che distribuiscono maglietta del team "Kerberazzi" (Kerber e Petkovic, detta Petkorazzi): "Sono fantastici, col tempo ho cominciato a giocare anche per loro".

Che cosa ha funzionato meglio per te oggi? Che cosa credi abbia fatto la differenza?
Tante cose, penso. Innanzitutto sapevo cosa aspettarmi. Abbiamo giocato su questo campo 3 giorni fa. Entrando in campo ho pensato che non avevo nulla da perdere e che avrei potuto soltanto fare meglio di domenica, aggiustare un po’ di dettagli ed essere più propositiva rispetto a domenica, cercando di portare il match dalla mia parte.

Che cosa hai provato a cambiare?
Concentrarmi molto di più su quello che stavo facendo, dal primo servizio, la prima risposta, fino alla fine. Pensare tutto punto dopo punto, senza andare mai a ripensare quello che è successo domenica. Rimanere concentrata sul match di oggi ed essere felice di poter giocare contro di lei, che considero un’ottima avversaria, una bella persona e una delle mie amiche più strette nel tour.

Il pubblico di stasera che energia trasmetteva? La sentivi come in Fed Cup o diversamente?
No è diverso quello che si prova in Fed Cup, quando hai una squadra dietro che ti sostiene, giochi in maniera completamente diversa anche perché la Fed Cup si gioca appena 2 o 3 volte all’anno e ci si prepara tutti insieme a queste situazioni per una settimana intera, poi arriva il momento dove devi entrare in campo e dare il meglio di te. C’è anche molto più intrattenimento durante I game mentre ora per esempio sono qui con il mio team e ripetiamo la stessa routine giorno dopo giorno, prima del match e dopo il match.

Che cosa vuol dire per una giocatrice da tanti anni al top come te avere alle spalle dei fan tanto accaniti? Ci sono persone qui a Stoccarda che distribuiscono magliette del Team Kerberazzi (Kerber e Petkovic, detta “Petkorazzi”).
Tantissimo. Ho cambiato molte cose del mio carattere anche per i miei fan. Durante gli anni ho cercato di essere molto più vicina a loro. Avere una sorta di fan club che ti segue ovunque e ti sostiene nei giorni migliori e peggiori è una sensazione fantastica. Col tempo ho cominciato a giocare anche per loro. Quando vado in campo voglio dare il massimo per loro perché so che ci sono sempre, quindi tutto ciò è speciale.

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