[Q] M. Basic b. M. Copil 7-6(6) 6-7(4) 6-4

Storia stupenda quella vissuta a Sofia in questo ATP 250, ha cominciato dalle qualificazioni Basic e dopo più di una settimana si è trovato a giocare e vincere la sua prima finale ATP. Il bosniaco comincia a giocare a tennis a 6 anni, per evitare la guerra per le strade nel suo paese, cresce ammirando Roger Federer come modello e predilige le superfici veloci su cui rende al massimo il servizio che è il suo colpo migliore.

Il cammino sino in finale lo ha visto superare due teste di serie, Kohlschreiber al secondo turno e Wawrinka in semifinale. La vittoria con l’elvetico è anche il primo top20 battuto in carriera, lunedì toccherà il suo best ranking balzando dalla 129ª alle 76ª posizione nel ranking mondiale. È il secondo bosniaco a vincere un titolo ATP, il primo è il connazionale Dzumhur che ne ha vinti due. In finale Mirza ha piegato Copil che si trovava nella sua stessa situazione di giocarsi il primo titolo in carriera nel circuito maggiore, il rumeno si consolerà con la prima finale in carriera e anche per lui ci sarà un nuovo best ranking, sarà numero 74 del mondo.

Entrambi hanno avvertito palesemente la pressione della posta in palio. Ne abbiamo avuto un esempio nei primi due set che si sono conclusi al tie-break. In quello vinto da Basic lo stesso bosniaco era stato avanti un break, aveva anche servito per chiuderlo al decimo gioco, ha tremato ma ha poi vinto il set al tie-break per otto punti a sei. Storia simile per Copil che nel secondo ottiene subito il break, lo mantiene sino al nono gioco quando tenendo il game di battuta trascinerebbe il match al terzo, trema anche lui ma anche per il rumeno ci sarà il lieto fino al tie-break vinto per sette punti a quattro.

Il terzo set rimane in equilibrio e il primo a romperlo è Basic che strappa il servizio all’avversario, che ancora una volta trema, nel nono gioco, il qualificato si ritrova così a servire per il titolo sul 5-4, nessun problema contro un Copil ormai battuto anche mentalmente. Basic può, dopo due ore e venti minuti di gioco, alzare le braccia al cielo sotto il tetto del Centrale di Sofia.