Si avvicinano sempre di più – ma quanta lentezza! – questi ragazzi della NextGen ai veterani ma ancora una volta devono lasciare il passo all’esperienza maturata in anni di circuito. Frances Tiafoe, uno di quelli fin qui meno celebrati, ha perso forse il suo primo, certo non ultimo, quarto di finale ATP proprio quando sembrava sul punto di farcela. Dopo una lunga battaglia di servizi, Anderson è sembrato sul punto di crollare perché prima ha ceduto il secondo set senza riuscire ad approdare al tiebreak e nel terzo faceva decisamente più fatica del giovane nordamericano, che arrivava anche ad avere la palla break per andare a servire sul 4-2. Anche l’occasione mancata non sembrava turbare Frances, ma sul 4 pari, con Anderson che ancora era riuscito a cavarsela ai vantaggi, era lui a incappare in un cattivo turno di servizio. Il problema era che Anderson riusciva ad approfittarne, e a quel punto raccoglieva la concentrazione necessaria per tenere l’ultimo turno di servizio e portare a casa il match e la ritrovata Top10.

Festeggerà contro Kei Nishikori, che contro Radu Albot ha giocato un primo set davvero inspiegabile, con una bassa percentuale di prime e con addirittura tre servizi di fila buttati al vento. Talmente scellerato il giapponese da non riuscire a capitalizzare la netta supremazia in risposta e addirittura rischiare di andar sotto di un break anche all’inizio del secondo set. Passato questa strano momento di burrasca, Nishikori ha migliorato le prime, ha continuato a rispondere bene e ha finito per travolgere il macedone.

L’altra semifinale la giocheranno Sam Querrey, che ha superato, ovviamente con due tiebreak, Ivo Karlovic e Adrian Mannarino, che ha approfittato del tabellone favorevole per approdare alla sua decima semifinale ATP. Con Querrey è avanti 3-0 negli scontri diretti, poteva andare peggio.

Quarti di finale

[1] K. Anderson b. F. Tiafoe 6-3 5-7 6-4
[5] K. Nishikori b. R. Albot 4-6 6-3 6-1
[4] A. Mannarino b. [Q] A. Menendez 7-5 2-6 6-3
[2] S. Querrey b. I. Karlovic 7-6(5) 7-6(4)