WTA Shenzhen: Siniakova sgambetta Sharapova, la ceca in finale contro Halep

La campionessa in carica di Shenzhen Katerina Siniakova supera Maria Sharapova e torna in finale dove incontrerà Simona Halep.

I dettagli fanno spesso la differenza, e allora guardiamo i tabelloni che Katerina Siniakova ha affrontato per arrivare a giocare le ultime 3 finali: ha battuto Shuai Pena, Simona Halep e Johanna Konta lo scorso anno a Shenzhen (superando Alison Riske in finale), a Bastad ha sconfitto Anastasija Sevastova e Caroline Garcia (battendo Caroline Wozniacki in finale). ha battuto oggi Maria Sharapova a Shenzhen per tornare in finale. La giovane tennista ceca, con tanta grinta e qualità da ribattitrice, ha alzato il muro contro la russa di cui ha rivelato ieri essere stata il suo grande idolo durante l’adolescenza e che sperava un giorno di affrontare.

Non solo è riuscita a scendere in campo fianco a fianco della russa, ma l’ha pure sconfitta dopo un match comunque non bellissimo, reso ancor più difficile dalle gocce di pioggia che spesso cadevano sul centrale cinese e che hanno costretto all’interruzione nelle fasi finali del secondo set. 6-2 3-6 6-3 il punteggio finale con la ceca, di origine russa, che ha chiuso la pratica al quarto match point in un punto in cui è finita per terra una volta rischiando pure in una seconda, ma ha sempre recuperato la posizione, continuando a respingere tutti gli attacchi che arrivavano dall’altra parte del campo finché Sharapova, sfinita, ha tirato lungo l’ultimo dritto della sua partita.

Siniakova, che ieri ha collezionato un incredibile rapporto di 26 vincenti e 4 errori gratuiti contro Krystina Pliskova, ha iniziato altrettanto bene oggi e dopo aver vinto il primo set 6-2 (con una Sharapova invece molto sotto tono) ha descritto così il secondo: “il punteggio dice 6-3 mi sentivo molto più vicina a lei”. Non ha mai avuto concrete chance di rientrare, ma quella convinzione deve esserle servita per non demoralizzarsi e ripartire nel terzo set molto carica, tenendo sempre la battuta fino al 3-2, allungando fino al 5-2 con in mezzo anche un brutto game al servizio dell’avversaria (doppio fallo sul 15-30, errore gratuito nel punto d’apertura). Il dritto di Sharapova c’era solo a sprazzi. Lo si vedeva dall’impatto: se aveva il timing giusto la palla viaggiava molto bene e diventata molto pericolosa, ma nel momento in cui qualcosa andava storto diventava spesso un errore. È stata brava a tirare su un game molto complicato sul 2-5, salvando due match point e chiudendo con due servizi vincenti, ma sul 5-3 Siniakova è riuscita a far sua la partita, al quarto match point, nella maniera forse più rocambolesca: cadendo due volte, rialzandosi e recuperando tutti gli attacchi della russa fino a portarla all’errore.

In finale domani avrà l’occasione di ritrovare una delle due top-10 battute qui un anno fa: Halep. La rumena ha ceduto appena 12 game fin qui nel suo torneo e oggi anche Irina Camelia Begu ha pagato questa tassa, rimediandone appena 5 e cedendo 6-1 6-4. Halep, domani, con una vittoria potrebbe diventare la prima numero 1 del mondo a vincere un titolo da Serena Williams a Wimbledon nel 2016.

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