Sabalenka resiste a Montgomery, ora big match contro Collins

Per un’ora e 45 minuti circa, l’impressione era di avere di fronte la migliore Aryna Sabalenka di questi ultimi mesi. Quella in campo sul Manolo Santana era una giocatrice piuttosto centrata, lo si notava dal servizio con tante prime palle in campo nei due parziali iniziali, ben gestite, con traiettorie efficaci soprattutto al centro. Alla fine, però, la situazione è scivolata via in un terzo set di fatica e più errori contro un’avversaria che da metà partita ha cominciato a sentirsi sempre meglio ed esaltarsi appena possibile riscoprendo i nei della bielorussa.

Ci sono volute oltre due ore, anche oggi, alla campionessa in carica per accedere al turno successivo dopo un 6-1 6-7(5) 6-4 per nulla banale contro una ragazzina del 2004, numero 183 del mondo, che nel momento in cui si è adattata al ritmo della partita e ha salvato un game chiave nel secondo set quando era indietro 3-3 15-40 ha cominciato a vivere la partita più importante della sua carriera come una donna in missione. Sabalenka, malgrado tutto, aveva tutte le chance per chiudere la partita in due set e nei fatti non ha nemmeno commesso errori gravi tranne uno: il punto del 4-2 Montogomery al tie-break quando ha deciso per uno schiaffo al volo un po’ conservativo e si è intrappolata a rete.

Tutto il primo set, il netto 6-1 per la numero 2 del mondo, è stato vissuto su questa differenza importante non solo nel ranking ma anche nel livello delle due protagoniste. Montgomery aveva affrontato solo una top-20 prima d’ora, stasera era su uno dei campi più importanti al mondo contro una delle più forti in assoluto in questi ultimi anni. La differenza derivava molto anche dalle sensazioni differenti: Aryna riusciva a far valere il proprio peso sulla palla e sulle gambe di un’avversaria un po’ disorientata, sicuramente non abituata a tante cose che ruotavano attorno a lei. Paassata un’ora e con un paio di game tenuti abbastanza comodamente nel secondo parziale, Montgomery ha cominciato a voler recitare anche lei una parte. In quel settimo game ha tirato fuori dal cilindro quattro ottimi punti consecutivi per respingere una sconfitta ormai vicina per continuare a stare davanti nel punteggio e l’ace con cui ha chiuso quel turno di battuta l’ha vista caricarsi e ricevere il grande applauso del pubblico che ha fatto sempre più il tifo per lei per avere un terzo set.

C’era pure Frances Tiafoe, in tribuna, mentore di Montgomery e rinominato “fratello maggiore” dalla stessa giocatrice. I due si allenano spesso assieme a Washington, il tennista ha speso parole d’oro per le qualità e la dedizione al lavoro, e ha fatto sempre più il tifo per lei anche stasera quando nei game decisivi del secondo parziale. Robin era sempre avanti e Sabalenka, fin lì quasi intoccabile alla battuta, ha avuto qualche scricchiolio. Sul 4-5 15-15 è stata graziata da un dritto a chiudere della statunitense terminato appena largo e da un ottimo servizio a darle due punti di margine. Sul 5-6 invece dal 40-15 si è fatta riprendere e dopo un paio di situazioni di parità è riuscita ad acchiappare il tie-break. Era appena il nono della carriera per Montgomery, che pure lo ha giocato da veterana. Sull’1-1 ha preso un primo mini-break di vantaggio impattando benissimo in risposta, aspetto sul quale stava crescendo sia nella lettura sia nel timing sulla palla, e dopo averlo perduto sul 3-1 lo ha riconquistato sul 3-2 grazie a quella palla non chiusa dall’avversaria e lei che si è aperta lo spazio per il secondo e decisivo passante.

Sul 4-3 la sfortuna le ha dato contro con una prima palla buona ma chiamata out. Rigiocata, ha comunque servito alla grande e di nuovo sul 5-3 si è imposta per andare a tre set point. Due ottime prime palle di Aryna l’hanno riportata sotto 5-6, ma sul terzo set point, pur non mettendo in campo la prima di servizio, Montgomery ha tirato fuori tutto il coraggio del momento spingendo anche la seconda palla e giocando due rovesci a un palmo dalla riga di fondo, inchiodando Sabalenka all’angolo e costringendola all’errore. Si andava al terzo set, tra il boato generale.

La statunitense pagava lo sforzo profuso in 30 minuti di tennis davvero di alto livello, che ancora non sa gestire, e i primi game sono stati fallosi e con poco ritmo tanto che perdeva subito la battuta. Sabalenka però, a sua volta, non sapeva approfittarne e si faceva riacchiappare sul 2-2. Per Aryna erano calate le prime di servizio e c’era molta frustrazione che condizionava un po’ il gioco. Più stecche, più palle poco controllate. Montgomery riusciva a starle attaccata, approfittando di un suo dritto mancino e abbastanza carico di spin che spesso la mandava a colpire palle scomode. E si è così arrivati in fondo quando, sul 5-4 Sabalenka, la statunitense ha dovuto servire per rimanere nel match e sono cominciati i problemi, scivolando subito dietro 0-40 e vedendo così finire il sogno di un upset enorme.

Agli ottavi di finale Sabalenka avrà il big match contro Danielle Collins. La statunitense è ora a quota 15 vittorie consecutive dopo una nuova rimonta: 3-6 6-4 6-1 contro la qualificata Jaqueline Cristian, che ha retto molto bene per quasi due set prima di crollare nel parziale decisivo.

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