Paolini spettacolare: travolta Garcia, agli ottavi c’è Mirra Andreeva

Straordinaria prestazione di Jasmine Paolini, che ha raggiunto gli ottavi di finale al WTA 1000 di Madrid dopo l’ottima vittoria contro Caroline Garcia. Il successo più bello dell’anno, verrebbe da pensare, non fosse che in questi primi quattro mesi di stagione le candidate da contrapporre sarebbero non poche. Ma quante volte si è pensato, o detto, “non ho mai visto Paolini giocare così bene” finora? Che esula dal risultato stesso, alle volte, ma come oggi si può incastrare in un 6-3 6-2 importante contro la francese, ex top-5 e qui numero 21 del seeding.

A tratti sembrava quasi una partita di ping pong per l’atteggiamento, assolutamente prevedibile, di entrambe le giocatrici con i loro anticipi abbastanza estremi sul lato del dritto. Scambi velocissimi, pesanti, e probabilmente tutto ha fatto sì che Paolini potesse sentirsi completamente a suo agio perché le bastava poco oggi per capire come neutralizzare il tennis aggressivo e d’attacco della francese che anche per i ritmi spesso molto alti non ha potuto staccare la mano sul rovescio e cercare variazioni significative.

C’era profondità, c’era qualità, e per interpretare una partita così aggressiva avere appena otto errori gratuiti totali è uno degli indicatori migliori. Come il servizio. Se è vero che Garcia non si esalti sulla risposta per un’idea di gioco che si basa sull’avere i piedi quantomeno sulla riga di fondo campo se non anche uno o due metri dentro al campo, c’è un ottimo 75% di prime palle in campo che hanno fruttato quasi il 90% dei punti, tra cui l’ace per l’allungo sul 4-2 nel secondo set.

Fin dai primi game era parsa subito davvero “in palla”, col dritto a reggere il duro confronto nello scambio e dopo essere stata la prima ad andare vicina al break ha concretizzato la chance sul 3-2 allungando con facilità sul 5-2 e, sempre sorretta da un’ottima prima palla di servizio, chiuso altrettanto comodamente il primo parziale. Nel secondo ha trovato una Garcia non così pronta nei punti iniziali confermando il break per un nuovo allungo sul 2-0. Sul 2-1 ha cominciato male nell’unica sbavatura della sua partita: un doppio fallo, un dritto lungo. Lo 0-30 veniva concretizzato immediatamente dalla francese che però, come aveva acceso la luce, l’ha spenta di nuovo. Jasmine era tornata a far viaggiare i propri colpi tornando subito 15-30 e Caroline prima si è infuriata con se stessa per una brutta smorzata e poi ha scelto malissimo il tempo della discesa a rete.

Paolini, ripresasi subito il vantaggio, riusciva a gestire molto meglio la propria battuta e, sul 4-2, saliva 0-40. Non approfittava delle prime occasioni ma col dritto se ne procurava una quarta e di rovescio, da lontanissimo, pescava un passante stretto e basso che Garcia non ha rigiocato. L’esultanza per il 5-2 è stata poderosa, come tutto l’incitamento che Jasmine si è data nella partita, fin dai primi punti, sottolineando spesso con degli “andiamo!!” ogni punto pesante portato a casa. Sinonimo, anche questo, di una prestazione ottima sull’aspetto mentale. E così, al servizio per il match, Paolini ha raccolto quanto di buono aveva seminato chiudendo in un’oretta una grande prestazione.

Dovrà ripeterla tra meno di 24 ore, perché già domani sarà in campo contro Mirra Andreeva, nel giorno del suo diciassettesimo compleanno. La russa, però, si sta confermando come una tennista che sulla terra rossa, in particolare, sa molto bene cosa fare. Forse perché non ha bisogno di colpire forte, o in anticipo. Non è una Garcia, e già questo farà sì che la partita di domani per Jasmine sarà molto diversa. Andreeva come nel 2023 è di nuovo tra le migliori 16 in Spagna e quest anno ci è arrivata prima con due rimonte da un set di svantaggio contro Taylor Townsend e Linda Noskova, ora con il secondo successo in carriera contro una top-10: Marketa Vondrousova. Vittoria per nulla banale, anche se la ceca non ha avuto di fronte la classica giocatrice aggressiva un po’ monocorde da mandare in tilt. Mirra lavorava molto bene la palla col dritto carico di spin, giocando spesso sull’incrociato nella costruzione del punto a pizzicare un rovescio che Marketa mostrava di non avere molto sotto controllo, lamentandosi spesso di errori anche in fase di palleggio. E non le riusciva la smorzata, divenuta poi leggibile e prevedibile, soprattutto perché giocata dal (suo) lato destro dove per tutta la gara era incerta.

Mirra si è imposta 7-5 6-1, riuscendo a far suo un primo parziale che meritava forse più nettamente essendo stata avanti 4-1 e servizio. Quel colpo, però, non era così fondamentale nell’equilibrio come magari lo è stato nel match di Jasmine, e così anche se è scivolata sotto 4-5 ha ritrovato la giusta lucidità per scambiare da fondo campo tenendo però il pallino del gioco sotto controllo. Sul 5-5, poi, Andreeva è andata 15-40 ma non ha sfruttato quelle chance riuscendoci invece sulla terza e chiudendo molto bene il set pochi minuti dopo. Nel secondo parziale Vondrousova si è spenta e non c’è più stata partita.

Dalla stessa categoria