di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
25 Gen 2018 05:16 - Interviste
Kerber: “Ora ho la consapevolezza di essere tornata”
Intervista ad Angelique Kerber dopo la sconfitta per mano di Simona Halep: “Esco sconfitta ma con ottime sensazioni"
di Francesca Padoin
Dopo quasi quattro settimane di gioco senza pausa inizi a sentire un po’ di stanchezza alle gambe?
Sì, sì sentivo le mie gambe già dal primo set ma ho cercato di dare tutto fino alla fine. Ho combattuto fino all’ultimo punto e ho recuperaro dopo il primo set e anche quando ero 3-5 sotto nel terzo e questo perché ho lottato per ogni singolo punto. Sai ci sono giorni in cui non ti senti bene ma il mio cuore era in campo e questa è per me la cosa più importante, il fatto di mettere tutto in campo.
Ti sentivi bene stamattina quando ti sei alzata dal letto, quando ti sei allenata o pensavi di non essere al top?
Beh sai non del tutto. Ho giocato molti match, sono un po’ stanca ma quando stamattina ho fatto il riscaldamento stavo bene. Ero appunto un attimo affaticata ma alla fine era solo un altro match da fare e non stavo pensando affatto alla stanchezza ma solo ad andare là e fare del mio meglio. Ovviamente non ero al 100% perché ho giocato molto in questo periodo. Ora mi potresti dire che sarebbe stato meglio non giocare a Sydney o altrove ma lì e nelle scorse settimane ho ritrovato la fiducia nel mio gioco e quindi non sapremo mai cosa sarebbe successo se non avessi vinto a Sydney ma probabilmemte non sarei arrivata in semifinale qui. Penso sia stata una scelta giusta anche se ora ovviamente sono triste per il risultato ma tornerò a casa con una buona sensazione.
Siete state entrambe molto intraprendenti quando hai salvato il match point. Cosa pensavi quando eri ad un punto dal perdere rispetto a quando eri avanti nel match point?
Sai è difficile fare un paragone. Quando si arriva al match point il gioco non è ancora finito, il game finisce quando hai vinto anche l’ultimo punto. Quindi in un certo senso non ha importanza, io cerco sempre di attaccare ma nel mio match point Simona è stata più forte e nell’altro, in cui ero sotto, lo sono stata io. Quindi non si può mai sapere, devi solo cercare di essere la prima che riesce a fare il punto.
Una della migliori partite del torneo. Puoi considerare questo il match in cui l’hai vista giocare meglio?
Simona? Abbiamo giocato talmente tante partite e sapevo cosa aspettarmi e che sarebbe stata una lunga battaglia. Lei ha giocato davvero bene ma anche io ero vicina a vincere questo match. Alla fine credo che entrambe abbiamo giocato davvero bene.
Sei tornata fra le top 10. Cosa hai imparato da te stessa in questo periodo?
Ho imparato un sacco. So di essere tornata e di poter giocare di nuovo un ottimo tennis, davanti ad un pubblico così affiatato, di poter giocare partite complicate e di riuscire ad uscire da situazioni in cui sono in svantaggio. Per me la cosa più importante è che sono ancora qua a combattere per ogni punto, ci metto il cuore e mi diverto in ogni singolo istante. E credo di averlo fatto ogni singolo giorno qui in Australia.