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22 Ott 2017 10:13 - Senza categoria
Sara Errani vince il primo titolo ITF dopo 10 anni
La romagnola trionfa a Suzhou, località cinese dove si è disputato un ITF da 60.000 dollari. È di nuovo dentro le prime 150 del ranking mondiale.
di Diego Barbiani
Sara Errani adesso ci crede: con o senza sentenza di appello che dovrà stabilire se riavrà o meno i punti (e i montepremi) che le sono stati sottratti da metà febbraio fino a inizio giugno nella vicenda che l’ha vista positiva all’antidoping, la romagnola vede sempre più concreta la possibilità di entrare direttamente nel tabellone principale dell’Australian Open 2018. Rientrata da appena due tornei ha già inanellato una semifinale WTA (Tianjin) e il primo titolo ITF da Cuneo 2007 imponendosi a Suzhou, località che ospita un evento da 60.000 dollari.
Se la cavalcata nel WTA International fu di spessore, con vittorie sudatissime e contro avversarie in top-100 (le tre ore contro Beatriz Haddad Maia seguite dalle tre e undici minuti contro Christina McHale), stavolta possiamo dire che è stata quasi una passeggiata di salute visto anche il ranking delle avversarie incontrate. Costretta al terzo set solo al secondo turno, vinto contro Julia Glushko (numero 313 del mondo, ma ex top-100) 6-2 6-7(5) 6-2 e in semifinale contro Kurumi Nara (numero 103, ma con un best ranking di numero 32) 3-6 6-3 6-3. Per il resto, il primo turno è stato un rapido 6-3 6-3 contro Jennifer Elie (numero 295 WTA), i quarti di finale un 6-2 6-1 contro Yuxuan Zhang (numero 530 WTA), in finale un rapido 6-1 6-0 in meno di 50 minuti contro Hanyu Guo, numero 328 WTA.
Nonostante il livello piuttosto basso delle avversarie, sono indicazioni ottime quelle che arrivano dalla romagnola perché confermano le belle sensazioni avvertite a Tianjin e aumentano la possibilità di rivederla in top-100 prima dell’inizio di dicembre, quando uscirà l’entry list del tabellone principale dell’Australian Open. Bisognerà essere entro il numero 108 del mondo, lo stesso limite che lo scorso anno mancò per una manciata di posizioni al Roland Garros, quando poi fu chiamata alle qualificazioni (superate comunque agevolmente).