Nella prima semifinale del China Open Rafa Nadal fa nove su nove: batte Grigor Dimitrov per la nona volta in carriera e conquista la nona finale tagata 2017, su nove semifinali giocate. Solido, determinato e fisicamente pimpante, Rafa vince il primo parziale in totale controllo. Nel secondo subisce la rimonta di un Dimitrov scatenato ma poi gioca un terzo set capolavoro e sigla la vittoria stagionale numero sessanta con la quale consolida sempre di più il suo primato in classifica.
Nadal vince il sorteggio e parte al servizo, scelta che paga con zero punti concessi nei suoi tre primi turni di battuta. Lo schema del maiorchino è chiaro e l’esecuzione impeccabile: servire spesso esterno, specialmente da sinistra, per aprirsi il campo e comandare subito lo scambio. Il dritto viaggia che è un piacere e il rovescio lo segue a ruota. Dimitrov da parte sua si fa sentire quando serve la prima e riesce a giocare il dritto in uscita dal servizio insistendo con pazienza colpo dopo colpo sul rovescio di Rafa fino ad inchiodarlo nell’angolo destro e affondare dall’altra parte. Per farlo però sa di aver bisogno della prima di servizio e nel quarto game la pressione lo tradisce. Il bulgaro apre con un doppio fallo, tentenna con la seconda permettendo a Rafa di aggredirlo in risposta e con un altro doppio fallo si trova 0-40. Dimitrov salva le prime due palle break ma sulla terza Rafa spinge bene con il dritto e allunga. I primi punti in risposta del bulgaro errivano nel settimo game e sono tre consecutivi (dei quattro totali conquistati nel parziale) che significano due palle break ma Rafa mette a segno una smorzata di dritto e un rovescio incrociato vincenti e annulla. Il 6-3 arriva senza altri sussulti.
Dimitrov apre il secondo parziale con un doppio fallo e non è un bel segnale. Sotto pressione, forza con il dritto e sbaglia, Nadal va a segno con il passante dopo un punto giocato con grande intelligenza in difesa e ci sono subito tre palle break per lui. Dimitrov si suicida con un altro gratuito di dritto e Rafa allunga. Nell’atteggiamento del bulgaro si legge sconforto mentre Rafa sembra sempre più sicuro ma nel terzo game fallisce due palle del doppio break che, se convertite, avrebbero chiuso la partita. Averle salvate invece rigenera Dimitrov che inizia a trovare la risposta e ad entrare nello scambio con maggiore continuità. Nel quarto game infatti è lui a procurarsi la palla del contro break giocata in modo impeccabile da Nadal che poi fa sentire il peso della prima palla si salva. La partita però gira. Dimitrov si fa sempre più propositivo mettendo a segno qualche punto spettacolare mentre Rafa inizia a concedere qualcosa, specialmente con il rovescio. Il momento è favorevole al bulgaro che nel sesto game, alla terza palla break, rientra in gioco. Seguono tre turni veloci e poi Dimitrov completa l’opera giocando colpi estremi e spettacolari con qui strappa ancora il servizio a Rafa nel decimo game e chiude il set.
Nel terzo, se possibile, sale ancora il livello del gioco. Pronti via ed è subito break in favore del numero uno al mondo. Dimitrov fa i numeri e salva tre palle break ma Nadal fa meglio di lui e alla quarta occasione, iniziando a comandare con il dritto fin dalla risposta, allunga. Ormai è lotta aperta punto su punto, le palle break annullate e i vantaggi falliti da una parte e dall’altra, frutto di giocate meravigliose, fioccano ad ogni game e alla fine è Rafa, con tutta la sua classe, a mettere a segno il doppio break e salire 3-0. Si gioca solo sul servizio del maiorchino che concede qualcosa nel sesto game ma si salva con la consueta solidità e poi chiude la partita strappando ancora il servizio al bulgaro al secondo match point.
Nick Kyrgios batte per la terza volta in questa stagione Sascha Zverev e raggiunge Rafa Nadal nella finale del China Open. Nella sfida tra quello che viene considerato il meglio della nuova generazione, Kyrgios mette in mostra tutto il suo talento e il suo ricchissimo repertorio esibendo una condizione fisica e mentale strepitosa. Due doppi falli (solo due) in tutta la partita commessi su altrettante palle break spiegano invece lo stato d’animo del tedesco, sotto pressione senza un attimo di respiro dall’inizio alla fine.
Kyrgios apre le danze con un ace e due prime vincenti poi pasticcia un po’ da fondo ma il servizio non è mai a rischio. Zverev risponde con un turno di battuta a zero, l’australiano fa altrettanto e nei primi giochi lo scambio non parte quasi mai. Nel quarto game Nick rompe gli indugi in risposta e, avvicinandosi alla riga di fondo, impatta con grande anticipo impedendo al tedesco di coordinarsi bene nel colpo in uscita dal servizio e cominciando così lo scambio con le spalle al muro. Sascha non cerca l’ace e sceglie di servire prime cariche e sicure per evitare la seconda con Kyrgios pronto ad approfittarne. Ma non basta, l’australiano contuna a rispondere con grande aggressività e Sascha si trova costretto a salvare una palla break. Nel settimo game è il tedesco a trovare la risposta e, giocando con gran profondità e sicurezza, porta l’australiano all’errore procurandosi l’occasione per allungare che però non riesce a giocare sorpreso da una gran prima di Kyrgios al corpo. Il primo set finisce qui. Zverev non riesce più a leggere la risposta al servizio dell’australiano, che con la prima è devastante, e subisce la pressione di Kyrgios che risponde ancora alla grande nell’ottavo game procurandosi un’altra palla break. Anche in questo caso non si gioca (al contrario però) perchè Zverev commette doppio fallo e manda Kyrgios a servire per chiudere il parziale che con estrema freddezza fa suo con un turno di battuta a zero.
Inizia il secondo set e Kyrgios alza ancora l’asticella del gioco. Sul primo punto risponde con i piedi dentro al campo e prende subito la rete chiudendo, con un gran riflesso, la seconda volèe. Il game si sviluppa con un numero dietro l’atro da parte di entrambi e con Zverev che, dopo aver annullato due palle break, tiene il game vincendo uno scambio pazzesco. Nel primo game sta tutta l’essenza del parziale. Sul servizio dell’australiano non si gioca mentre Zverev è costretto a fare gli straordinari per tenere il suo. Kyrgios si esibisce in giocate strepitose: passanti in allungo sulla riga, smorzate e pallonetti, variazioni di ritmo e di gioco nello stesso punto da non far capire niente al tedesco che rimane aggrappato al set grazie al servizio. La tensione però è alta e nell’undicesimo game Zverev la sente tutta iniziando con un errore di rovescio facile dal centro. Kyrgios legge ancora una volta bene il momento e gli mette pressione, conquistando la palla break con un punto perfetto coronato da una smorzata e seguente passante dopo un duro scambio da fondo. Zverev crolla definitivamente e con il secondo doppio fallo del match, cede nuovamente il servizio. Due doppi falli e due break e in finale ci va, meritatamente, Kyrgios.
Domani, con inizio alle 13.30 ora italiana, Rafa Nadal e Nick Kyrgios si affronteranno per la quinta volta in carriera e per la terza in questa stagione, con il maiorchino alla nona finale stagionale e l’australiano alla seconda. Il bilancio è in parità con il numero uno del monto vincitore nei match giocati sulla terra e Kyrgios in quelli andati in scena sull’erba di Wimbledon nel 2014 e a Cincinnati quest’anno.