di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
10 Set 2017 11:55 - Interviste
Stephens: “Non riesco ancora a credere di essere la campionessa dello US Open”
La conferenza stampa della nuova vincitrice dello US Open, Sloane Stephens: "Sapevo che ce l'avrei fatta, ma non credevo potesse essere questo il momento"
di Redazione
Congratulazioni. Otto mesi fa quante probabilità pensavi di avere di poter essere qui ad alzare il trofeo giocando contro una tua buona amica?
Non avrei mai pensato di poter vincere lo US Open. E neanche di poter arrivare vicino alle prime cento. Ero preoccupata per come usare bene il mio Protected Ranking. Pensavo a tutte queste cose sbagliate. Poi mi sono lasciata andare e ho realizzato che quello che è destinato a succedere succederà. Non ho parole per descrivere tutto quello che è successo e se qualcuno mi avesse raccotnato questa storia l’avrei preso per pazzo. Sono solo felice di essere qui adesso.
Maddie ci ha detto che i suoi nervi non erano a posto. Tu quanto eri nervosa priam di scendere in campo? E ti sei accorta presto che lei era nervosa?
Stavo solo cercando di focalizzarmi su me stessa. Ero molto nervosa prima di scendere in campo e il mio allenatore mi diceva “respira, respira profondamente, andrà tutto bene”.Una votla in campo mi sono sentita meglio. Nervosa o no, lei era nervosa, io ero nervosa, dovevamo giocare.
Tornando all’operazione, quando sei stata in grado di riprendere in mano la racchetta è stato un momento difficile o scoraggiante? Quanto è stata dura la strada per tornare?
Ho perso peso per sedici settimane, non potevo camminare per non mettere pressione sul mio piede, andavo con le stampelle. Non è divertente per nessuno non riuscire a camminare. Ho solo cercato di rimanere positiva e pensare che un giorno avrei giocato di nuovo. Ho solo dovuto aspettare con pazienza di essere in grado di tornare di nuovo in campo.
Quando eri ragazzina immaginavi come sarebbe stato vincere uno slam? La cerimonia e tutto il resto?
Ovviamente sapevo che ci avrei provato, è il sogno di tutti, l’obiettivo di tutti. Se me l’immaginavo così, dopo essere stata fuori per 11 mesi? Non pensavo sarebbe successo ora. M aho lavorato duro e ho colto l’opportunità quando si è presentata.
Pensi di essere ad un livello diverso adesso? Percepisci una qualche differenza tra te e le altre? Credi di poter essere un obiettivo quando giocherai i majors?
Non penso a queste cose. Sto lavorando per avere una buona classifica, sono ancora molto indietro, ero 900 o qualcosa del genere.
Sembravi molto sorpresa alla fine, ma quando hai incontrato tua madre le emozioni hanno preso il sopravvento. È stato quello il momento in cui hai realizzato cosa avevi fatto, quandi hai potuto condividerlo con lei?
Per tutta la vita mia madre mi ha sostenuta, è stata nel mio angolo. Ho avuto tanti alti e tantissimi bassi e lei è sempre stata lì, al 100% con me. Condividere con lei tutto questo è stato fantastico. Lei non è mai voluta venire ai miei tornei ma stavolta era qui.
Hai detto l’altro giorno che dovresti essere a scuola, perché devi laurearti. Qual è la scadenza?
Prima di tutto non sono tanto pronta, non ho lavorato per nulla in queste due settimane. La data prevista era il 14 dicembre ma credo che i miei professori probabilmente lasceranno scivolare via la data…
È la tua prima finale slam e fai solo tre unforced nei primi 13 game, sei in tutto.
Ho fatto solo sei unforced in tutto il match?
Si.
O mio dio, chiudiamo tutto. Non credo sia mai successo nella mia vita… Vai avanti, qual era la domanda?
Pensi di essere un’atleta più forte di quanto tu non avessi realizzato?
Forse.
Credi essere “arrivata”?
Posso mettere nella mia bio che ho vinto lo US Open. Non so se sono arrivata o meno ma credo che questo cambi un po’ le cose no, qualsiasi cosa tu intenda con quel termine.
Sei arrivata.
Si!
Pensi che quando si torna da un infortunio si giochi più liberi, con meno pressione?
Forse sì, ero contenta di essere in campo e molto eccitata per come stavo giocando.
Suppongo che tu abbia visto molti filmati di grandi atleti che hanno vinto questo torneo. Come pensi che ti sentirai quando guarderai il filmato che riguarda te?
Penso che sarà super cool! Un giorno potrò dire a mio figlio che ho vinto lo US Open. Quante persone possono dire questo? Hanno già inciso il mio nome! È straordinario!