Lo sport ha la responsabilità di combattere la violenza di genere. Con i suoi valori paritari e la sua risonanza mediatica, lo sport ha una voce per fare la differenza. Ha una voce per iniziare il cambiamento. Oggi ce la fanno sentire uomini e donne, schierati insieme contro ogni forma di durezza e diversità. Oggi che, […]
05 Set 2017 10:32 - Interviste
Federer: “Avrei voluto rigiocare la finale del 2009”
L'intervista a Roger Federer, che giocherà i quarti di finale dello US Open contro Juan Martin del Potro: "I ragazzi dovrebbero guardare il dritto di del Potro".
di Redazione
Il solo momento di suspense è stato quando hai chiesto l’MTO. Che è successo?
Ho solo sentito qualcosa, il quadricipite credo, non so come si chiami.
Mentre giocavi del Potro ha fatto una rimonta straordinaria.
Ho sentito.
Cosa ne pensi?
Per essere onesti non so cosa sia successo, non ero con lui… È stato assente a lungo ed è bello vederlo giocare questi match. Sono felice per lui. è un caro ragazzo, lo conosco bene. Si è infortunato nel momento sbagliato della sua carriera, poteva diventare numero 1. Lui e Davydenko potevano competere per il numero 1, nel 2009 credo. Sono felice per lui, ricordo bene la finale del 2009, fu epica. Spero si possa ripeterla.
Non giocherai contro Dominic Thiem. Puoi dirci qualcosa su questa stella nascente del tennis?
È un caro ragazzo, molto leale, lavora duro. Lui è un po’ come Rafa, i match contro di loro sono molto duri. Io non sono così, e ammiro questi ragazzi che lavorano duramente. Amo il suo rovescio, ho giocato con lui poche volte, è molto potente. Secondo me starà nella top10 per i prossimi 10 anni. Sono certo che avrà molte occasioni per vincere un grande torneo.
Juan Martin è il quarto veterano che incontrerai, un ragazzo che conosci bene. Cosa significa questo per a te in questo stadio della tua carriera?
Ho giocato con Tiafoe e poi con i vecchi, questo è bene! Ho sempre detto che la nostra generazione era forte. Adesso molti di loro si sono fermati o si stanno fermando ma abbiamo molti over 30 nel tour. Ma a poco a poco stiamo uscendo dal giro, questo è normale. Devi solo fare una scelta perché viaggiare e tutto il resto diventa un po’ troppo dopo tutti questi anni. Juan Martin appartiene a quella generazione ma poiché è stato infortunato a lungo è più giovane e vorrà aggiungere qualcosa alla sua carriera. Non lo considero tra i vecchi.
Qual è il ricordo più intenso della finale del 2009?
Perché, cos’è successo nel 2009?!? Vabbè, ricordo che ho avuto presto delle palle break per andare avanti nel primo set mi pare. Non sono sicuro. Ho lasciato quel match con un sacco di rimpianti. È uno di quei match che mi sarebbe piaciuto giocare di nuovo. Potevo andare due set a zero e mi pare fossi avanti due set a uno, non ricordo bene. Ho avuto molte chanches in molti momenti. Lui è stato migliore di me solo nel quinto set, secondo me. Ovviamente ha giocato bene abbastanza per battermi quel giorno. Non ero troppo dispiaciuto perché avevo avuto una grande stagione. Avevo vinto in Francia a Wimbledon, erano nate le bimbe. Forse un po’ dispiaciuto, visto che era la fine del mio regno qui, ma Juan aveva giocato molto bene, aveva battuto Rafa e così penso che alla fine se lo meritasse.
Hai giocato la partita del 2009 nella tua mente, ora hai la possibilità di rigocarla davvero. Cosa ti aspetti di diverso rispetto a quella volta?
Credo che siamo giocatori diversi adesso. Entrambi giochiamo in modo diverso. Dopo il suo intervento il suo rovescio è cambiato, usa lo slice molto di più. Io sto giocando più aggressivo sulla risposta e gioco scambi più brevi, uso un po’ meno lo slice. Abbiamo giocato contro a Miami, il suo dritto e il suo servizio sono rimasti identici secondo me. Può anche creare maggior potenza oggi, grazie ai miglioramenti tecnologici. Penso che saremo più rilassati, non sarà una finale ma un quarto di finale.
Nel 2009 dicesti che il dritto di del Potro era il migliore insieme a quello di Blake. Pensi che lo sia ancora? Che cosa lo rende così incredibile?
Penso che quello di Rafa potrebbe essere il numero 1, dipende dalla superficie. Quello di Rafa è forse il mio preferito ma quello di DelPo è piatto. Quando colpisci piatto i margini di errore sono più bassi, devi essere in un’ottima posizione sul campo. Lui ha un grandissimo dritto inside-out anche dietro la linea di fondo che secondo me è uno dei colpi più difficili da eseguire. Quello che mi piace di più è che anche se lo sbaglia qualche volta lui continua a tirarlo, fino a quando non trova il suo ritmo. Penso che molti juniors dovrebbero guardare quel dritto.