Come ti senti ad essere in una semifinale slam?
Ovviamente molto bene. Lo sai è successo davvero da poco, ho finito pochi minuti fa. È stata una partita incredibile. In partite come queste cerchi di concentrarti su come passare il turno, poi guardi alle migliori immagini che ti restano, dopo. Una grande partita, appunto, ho fatto un gran lavoro e mi fa star bene aver raggiunto un traguardo così importante che prima non avevo mai raggiunto e sento di averlo raggiunto un passo alla volta, partita dopo partita. Credo che gioirò con me stesso davvero a lungo nei prossimi giorni. Ho due giorni di riposo ora, avrò il tempo per concentrarmi di nuovo sulla prossima partita.
Sei nel circuito da molto tempo, con alti e bassi. Cosa significa raggiungere questo traguardo a questo punto della tua carriera?
Questo era uno dei miei obiettivi, migliorare i miei precedenti risultati: oggi ci sono riuscito, quindi ottimo. Voglio dire, è stupendo, ma allo stesso tempo sono ancora in questo torneo e mi sento di avere per le mani l’occasione di fare ancora un passo in più. Come ho detto penso che mi godrò la sensazione, ho ricevuto già alcuni messaggi e penso che avrò un giorno per farlo, poi sarà il momento di pensare alla prossima partita.
Come è stato incontrare Querrey, che è praticamente un tuo giocatore specchio?
Penso di aver giocato con lui più che con ogni altro nella mia carriera. Credo fosse la quindicesima volta, la terza da Wimbledon. Ti aspetti, lo sapete, sempre dei tiebreak, potresti avere un paio di opportunità e avere qualche ostacolo. Per esempio a Wimbledon, nel secondo set, sentivo di avere davvero qualche possibilità in più di lui, ma lui ne è uscito con dei grandi servizi. Anche stanotte, ho avuto qualche palla break; devi solo restare concentrato quando possibilità così ti sfuggono per poco. Credo lui provi lo stesso ad affrontarmi. Ovviamente cerco di imporre il mio gioco, se lasci a lui il pallino diventa durissima. Ognuno di noi due cerca di impedire all’altro di farlo. Alla fine è uno scontro interessante, le partite sono sempre combattute.
Ovviamente ti godrai questo successo, ma puoi guardare un attimo a Carreno Busta? Come vedi la sfida?
Si, abbiamo giocato di recente, una partita dura, c’era davvero vento quel giorno. Tutti e due abbiamo faticato a trovare ritmo. Questo è un test nuovo per entrambi. Tutti e due dovremo fare dei miglioramenti tattici. Per me cercare di fare le stesse cose di oggi. Andare in campo e essere concentrato su ogni colpo che proverò. Devo, se voglio giocare il mio miglior tennis. Lui ha avuto una stagione eccezionale, con grandi risultati, quarti a Parigi e ora semifinale qui. Ovviamente sarà in fiducia, quindi sfida interessante e sarò molto eccitato a giocare la semifinale.
Cosa è cambiato da Wimbledon? Avevate fatto cinque set, con tiebreak nel quinto, 13/11. Spiegaci cosa è successo stasera.
Per me è stato tutto abbastanza uniforme, come ho detto, contro di lui è sempre questione di un paio di punti, uno qui, uno là. A Wimbledon credo di aver bruciato un’ottima partenza, avevo vinto il primo e avuto qualche palla break nel secondo, tre o quattro, ma lui aveva servito benissimo, anche se io tenevo il mio con tranquillità. Poi fece un ottimo tiebreak. Credo che se avessi fatto uno di quei punti sarebbe andata diversamente. Come stasera, nel quarto al tibreak, se lui avesse chiuso uno dei set point, saremmo andati al quinto, era davvero vicino. Entrambe le partite potrebbero essere andate diversamente. Oggi era la mia serata, la sua a Londra. È difficile da dire, lo sapete. A volte ho avuto la sensazione di aver trovato il modo di leggere il suo servizio e farlo giocare, come nel terzo, ma poi lui ha variato nel quarto. E quando arrivi sei, sette pari nel tiebreak, può vincere chiunque. Sono stato capace di cogliere l’attimo ed è stato fantastico vedere l’ultima palla uscire.
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