Kyrgios: “L’operazione è l’ultima delle opzioni”

Intervista a Nick Kyrgios dopo il ritiro al primo turno: "Non è stata una scelta facile. Wimbledon è il torneo in cui gioco meglio"

Come ti sentivi fisicamente prima di iniziare il match? Cosa è cambiato durante?
Sapevo di avere dei problemi. Avevo iniziato a sentire dolore all’anca già dal Queen’s e da lì nulla è andato bene. Speravo di poter fare il più possibile ma non ho avuto abbastanza tempo. Però non voglio togliere nulla al mio avversario: ha giocato davvero bene, servito ottimamente e farà bene in questo torneo. Solo io non ero al 100%.

Cosa ha causato il tuo ritiro dal match?
La mia anca.

Ti faceva già male ad inizio partita?
Oggi non era diversa da ieri ma pensavo di poter vincere. Magari non contro di lui ma con un altro avversario credevo di avere qualche chances di vincere. Ma ovviamente l’ho sentita molto durante la partita e ciò ha ostacolato parecchio la mia performance.

Cosa dicono i medici a riguardo? È qualcosa per cui dovrai starci dietro o niente di serio?
Sì probabilmente. Ho parlato con il medico all’inizio di questo torneo ed era più dell’idea che non lo giocassi. Ma questo è il mio torneo preferito, ho sempre fatto bene qui e quindi è dura per me esser andato là fuori, aver giocato, esser stato battuto ed esser dovuto uscire. Non è stata la cosa più facile da fare per me. L’ho avuto dopo il Roland Garros, sono stato fermo dieci giorni, ho fatto delle iniezioni e mi sono sentito meglio. E poi è ricomparso al Queen’s…dovrò far sicuramente qualcosa di più drastico per recuperarmi appieno.

L’operazione è un’opzione?
Probabilmente no, devo fare ancora un sacco di cose.

Cosa farai ora? Tornerai a casa?
Non credo. Domani farò una risonanza probabilmente e una puntura o qualcosa per riabilitarmi e tornare in salute. Non posso realmente fare nulla ora, sai sono stato un po’ sfortunato oggi ma ci sono cose peggiori al mondo. La mia preparazione qui non è stata il massimo. Ho fatto un paio di partite allenamento al Boodles e non stavo tirando molto forte, sapevo che avrei avuto problemi se no. Ho sempre cercato di non sforzare troppo negli allenamenti ed anche per questo la mia preparazione non è stata il massimo.

Temi di rimanere indietro con gli appuntamenti in agenda se ti operi. È per questo che la tieni come ultima opzione?
Naturalmente. Nessuno vuole intraprendere questa strada. Mi faceva male dopo Parigi ma non la sentivo in maniera così forte. Anche al Queen’s mi faceva male ma non da smettere. Come ho detto il primo set che ho giocato contro Donald Young stavo bene, non mi faceva male e stavo giocando bene poi tutto è girato molto velocemente.

Ti sei allenato un po’ con Kokkinakis? Come vedi le sue possibilità contro del Potro?
Penso che Kokki stia giocando molto bene e stia bene ora. Penso possa accadere di tutto. Delpo sta giocando molto bene…vedremo. È uno dei primi turni in assoluto più duri qui ma credo che Kokkinakis possa vincere dopotutto.

Bernie ha avuto questi problemi. Ti ha parlato di cosa ha dovuto attraversare?
Non so se ascolto del tutto quello che dice Bernie.

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