Kvitova: “Ero senza forze, mi spiace sia successo a Wimbledon”

Petra Kvitova racconta la sconfitta a Wimbledon: "Facevo fatica a respirare e mi sentivo male. A Birmingham é stata una favola ma devo ancora lavorare duramente".

traduzione di Davide Paradiso

D. Per prima cosa, come ti senti? Cos’é successo alla fine di quel set?

PETRA KVITOVA: Non un granché bene, purtroppo. Ma é andata così. Questo é quello che succede a volte in campo e oggi non sono riuscita ad uscirne. Purtroppo non ho iniziato bene nel terzo set, dove penso che mi servisse ancora molta energia. Non sono riuscita a rientrare nel set e dopo rimontare era difficile.

D. Pensi sia dovuto alla recente mancanza di tennis giocato?

PETRA KVITOVA: Chi lo sa? Può essere. Non sono proprio sicura. Il mio corpo non era messo molto bene purtroppo. Ma stavo davvero cercando di dare il massimo, ho lottato e non so cosa sia successo, in realtà. Facevo fatica a respirare e mi sentivo male. Purtroppo succede, ma purtroppo é accaduto a Wimbledon, che non é la cosa migliore. Ma lei ha continuato a giocare al massimo, rimandava qualsiasi cosa. Era difficile per me avere ancora quell’energia per recuperare e giocare in modo aggressivo.

D. Avevamo iniziato a credere alle favole e si pensava che avresti potuto vincere qui. Hai avuto la stessa impressione, hai pensato di poter vincere il titolo? Descrivici la tua delusione di oggi.

PETRA KVITOVA: No, ti ho detto prima che non mi sentivo la favorita del torneo e non ho mai davvero pensato di vincere il titolo. Sì, forse a Birmingham é stata una favola ma devo ancora lavorare duramente. Sono stata fuori sei mesi, ho bisogno di giocare più partite. Questo é ciò di cui ho veramente bisogno. Devo anche allenarmi molto, ci sono ancora alcune cose che devo migliorare per giocare al livello di prima, e questo é quello che cercherò di fare.

D. Ti sei sentita un po’ acciaccata o un po’ lenta prima di scendere in campo, oppure solamente una volta iniziato a giocare.. nel caldo, e forse sotto stress?

PETRA KVITOVA: Bhé, tutto il giorno mi sentivo un po’ stanca, ma ho risparmiato le energie. Così ho pensato ok, va tutto bene. Poi dall’inizio mi sono sentita bene, nel riscaldamento o ad inizio partita non mi sono sentita molto male. Ma poi quando la partita é andata per le lunghe mi sono sentita fiacca e senza forze. Non riuscivo davvero a muovermi, ero lentissima.. mi sentivo, non lo so, come un animale, ma un animale molto lento (sorride). Questo non ti dà quella fiducia in più, giusto? Era difficile tenere duro e restare concentrata. Ecco com’é andata.

D: Guardando avanti a ciò che ti aspetta nel resto dell’estate, potrai permetterti una programmazione ed una preparazione normale? O devi ancora capire qual é la cosa migliore da fare?

PETRA KVITOVA: Penso che venire a giocare i tornei su erba sia stato un passo avanti per rientrare nel circuito, per riabituarsi alle cose che ho sempre fatto prima. So quanto amo giocare a tennis, quindi devo fare questo, e spero che mi renderà ancora più forte per tornare a lavorare duramente. Sono stati sei mesi difficili. Mi hanno tolto un sacco di energie, ed é stato difficile anche emotivamente. Ma ora dovrei riuscire ad allenarmi come ho fatto prima, con un occhio di riguardo sulla mano, ma penso che stia andando meglio. Dovrò fare controllare la mano da uno specialista ancora una volta per migliorarla, ma dopo spero che il calendario sarà normale come prima.

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