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12 Lug 2017 09:43 - Interviste
Konta: “Sogno di vincere Wimbledon da quando era ragazzina”
Le parole in conferenza stampa di Johanna Konta, prima britannica dal 1978 a qualificarsi per le semifinali femminili dei Championships: "Il supporto dei miei connazionali rende il mio cammino ancora più dolce"
di Fausto Consolo
Come festeggerai i tuoi recenti successi?
Sinceramente, non c’è nulla di pianificato. Sono ancora concentrata sul torneo. Sto cercando di prendermi cura del mio fisico e prepararmi bene per il prossimo match. Voglio dire, al momento ciò che desidero è tornare a casa e mettermi a letto.
Hai parlato del prossimo turno. Cosa ne pensi della “legacy” della Venus Williams giocatrice e di affrontarla?
Beh, credo che ciò che Venus e sua sorella hanno dato al nostro sport sia assolutamente incredibile. Il modo in cui hanno elevato il livello del tennis femminile è qualcosa dalla quale trarre ispirazione. Perciò sono molto contenta di condividere il campo con lei e lo farò con grande umiltà.
In quale posizione della tua personale classifica collochi questa vittoria e questa occasione?
Credo che essere in semifinale nello Slam di casa, e farlo di fronte ad un Centrale pieno, è molto molto speciale. Credo che il livello di tennis che entrambe abbiamo messo in campo oggi, abbia reso il match pazzesco. Perciò spero di essere protagonista di un match del genere ancora una volta. Sono stata molto fortunata durante questi Championships.
La Halep ha detto che è il caso di dire che sia stata tu a vincere il match piuttosto che lei a perderlo. Quanto è stato difficile riuscirci? E quanto è stato gratificante vincerla?
Beh, è un grande complimento da parte sua. Credo che contro Simona bisogna sudarsele le vittorie. Ti concede così poco, così poche occasioni. Quindi credo di non avere avuto molte possibilità. Sono molto felice di aver mantenuto il mio livello costante durante l’intero match, e ho cercato fortemente di restare il più vicino possibile al modo in cui volevo giocare e ci sono riuscita nel bene o nel male.
Puoi descrivere cosa hai percepito sul match point? Sembravi un po’ confusa a causa del trambusto generato dal pubblico.
Sì, ho sentito un urlo, credo provenisse dalla mia metà campo, dalla sinistra. Ma credo capiti in tutti i match, quando si arriva a momenti del genere, che ci sia un eccesso di entusiasmo. Credo faccia parte dello sport, a volte il pubblico si entusiasma a volte si lascia trasportare un po’ troppo. Ma, ripeto, stavo solo per giocare il colpo successivo. Tutti noi giocatori siamo passati da momenti del genere nella nostra carriera. Anche oggi è capitato un paio di volte.
Hai detto che sogni di vincere a Wimbledon da quando sei una ragazzina. Com’è la realtà attuale rispetto a ciò che in passato hai sognato?
Beh, ho sognato di vincere in ogni prova dello Slam. Credo che qui sia ancora più speciale perché sono a casa e ricevo quel supporto domestico che non potrei ricevere altrove. In questo senso, credo che questo renda tutto più dolce. Ma soprattutto, sono molto molto contenta ed entusiasta per le battaglie che sto giocando qui ai Championships. Sono stata parte di alcuni grandi match, tutti giocati sul Campo Centrale, e sono stati i più epici. Perciò, il modo in cui le mie avversarie mi hanno messo in difficoltà e il modo in cui ho reagito hanno creato una sorta di entusiasmo sportivo tra il pubblico, che rende tutto molto speciale.