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10 Giu 2017 02:20 - Interviste
Nadal: “Sono già nella storia ma 10 è meglio di 9”
L'intervista a Rafael Nadal, che sfiderà Stan Wawrinka nella finale del Roland Garros: "Devo cercare di non essere nervoso"
di Redazione
Come ci si sente ad avere la possibilità di vincere il decimo trofeo qui al Roland Garros? Puoi entrare nella storia
Non devo fare più storia di così. Nove titoli sono abbastanza, e oggi non è il momento di pensare a questo, ma di essere molto felici. Ho giocato un bel torneo, ho giocato bene in tutte le partite e oggi non è stata un’eccezione. Ho cominciato un po’ più nervoso oggi ma poi ho giocato bene. Dominic ha fatto più errori del solito, c’era molto vento e lui non aveva mai giocato prima nello Chatrier, cosa che probabilmente non l’ha aiutato. Essere ancora in finale qui è il più importante evento della mia carriera, significa molto per me. Sono davvero molto, molto contento e cercherò di fare del mio meglio domenica.
Hai accennato alla partita di Dominic Thiem. Come ti è sembrato rispetto agli altri tornei?
Prima del terzo set è stato un match molto duro. Dopo il break in apertura del terzo set lui ha fatto molti più errori ma prima era stato un buon match. Secondo me è stato un po’ sfortunato. È stato sul 15-40 sull’1-1 e sul 3-1 ma non ha convertito le palle break e questo ha cambiato completamente il match. Nel secondo set, sull’1-0 per lui, siamo andati di nuovo 15-40. In questo tipo di partite se non cogli le opportunità finisci nei guai. Lui ha avuto opportunità sia nel primo che nel secondo set ma io ho giocato bene. Ho giocato un match solido ed era difficile per lui.
Hai perso solo 29 game fin qui, sei sorpreso? Come ti senti per la finale? Credi che sia solo un altro match, visto che per te sarà la decima volta?
Non importa quanti game ho perso, quanti set ho perso e cose di questo genere. La sola cosa che m’importa è che ho giocato bene durante tutto il torneo. Sono molto contento di tutto quanto è successo da quando sono arrivato qui. Adesso rimane una partita contro un avversario molto duro che oggi ha giocato un match molto difficile che gli darà molta fiducia per domenica. E sarà un giocatore molto pericoloso perché colpisce la palla molto forte. Ho bisogno di giocare aggressivo, lungo, di non lasciarlo giocare da posizioni semplici. Se non ci riuscirò saranno guai. Ogni cosa può accadere, spero di essere pronto.
Stan ha giocato più di quattro ore e trenta minuti, un match intenso e brutale, Pensi che questo potrebbe influire domenica?
Non so, penso che lui stia giocando molto bene. E penso che sarà molto in fiducia. Sarà durissima. Stan ha vinto l’ultimo torneo di Ginevra ed è in finale anche qui. È l’avversario più difficile che potessi incontrare qui.
Toni ha detto che hai lavorato molto sul tuo dritto durante l’off season. Potresti dirci cosa pensi del tuo dritto rispetto al recente passato?
Nel recente passato non avevo il dritto perché ero infortunato al polso. L’avevo recuperato l’anno scorso e stavo giocando di nuovo bene col dritto ma mi sono infortunato. È servito tanto tempo per ritrovare fiducia col dritto dopo il 2015.
L’anno scorso Wawrinka ha detto che quando è in Francia nessuno può fermarlo. Cosa pensi di lui?
Vedremo domenica. È vero che lui colpisce molto forte e fermarlo può essere difficile. Come ho detto prima non voglio fargli fare il suo gioco e questo significa che non devo farlo colpire da una posizione in cui può tirare forte. Devo fare il possibile per non farmi aggredire. Se tiro dei colpi profondi e forti, e posso farlo, penso che potrò controllarlo. Lui è pericoloso quando è aggressivo e devo limitare le sue possibilità. Facile a dirsi ma non a farsi. Spero di non essere nervoso, se sarò nervoso sarà più difficile.