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08 Giu 2017 09:43 - Interviste
Murray: “Se ho perso troppo tempo non posso che scusarmi”
L'intervista ad Andy Murray, dopo la vittoria contro Kei Nishikori: "Carlos Ramos è un ottimo arbitro".
di Matteo De Laurentis
C’è stato un cambio di tattica nel secondo set. Quanto è stato importante il discutere sul “time violation” per darti la scintilla per cambiare la situazione?
Guarda, non lo so. Certo per un paio di punti successivi alla discussione ero infuriato perché ero frustrato in quel momento. Mi è sembrata una strana decisione. Non ho mai visto qualcuno prendere un warning dopo aver sbagliato il lancio di palla. Mai. Quindi ero frustrato per questo ma non so che impatto abbia avuto sul gioco, non ho fatto un gran punto, Kei ha sbagliato una risposta sulla seconda e poi ho fatto un buon servizio. È vero ho fatto il break il game successivo, ma Kei ha giocato un brutto game, non ho fatto nulla di speciale, ma è stato un momento cruciale della partita lui aveva cominciato meglio di me e aveva avuto possibilità anche all’inizio del secondo. Da quel momento ho iniziato a giocare meglio. Non è stata una gran partita, non era facile in campo oggi.
Carlos Ramos ha avuto anche una discussione con Nadal e Djokovic in questo torneo per il”time violation”. Credi ci sia incongruenza tra voi, hai dei problemi con lui? Potresti considerare di chiedere che non arbitri i tuoi match?
Non ho mai discusso con lui prima. Penso sia un ottimo arbitro. Solo oggi, è stato strano come sia successo, perché erano i primi giochi della partita. Come sapete durante il cambio campo sull’uno a zero mi ha detto che stavo andando troppo lentamente. Poi al mio secondo turno di servizio mi ha dato l’ammonizione e il modo in cui ho perso il servizio, un momento strano per quello. Ma può essere che io fossi troppo lento., Non lo so, non abbiamo il tempo in campo, è impossibile dirlo per noi. Ma non avevo l’impressione di essere più lento delle altre partite. Se lo sono stato, ho meritato il warning. Ma avevo l’impressione di essere come nelle altre partite, per cui avrei dovuto prenderlo tutto il torneo, non a partire dai quarti di finale. Perché, lo sapete, noi come giocatori, non sappiamo quanto tempo stiamo prendendo. Qui abbiamo venti secondi. Il resto dell’anno venticinque. Come dovrebbero saperlo i giocatori nella loro testa, giocando a un ritmo per tutto l’anno e poi arrivi agli slam e ti dicono di essere più veloce di cinque secondi. È un discreto tempo, e noi non ne siamo coscienti non avendo l’orologio in campo, quindi è difficile per noi saperlo. Se ho giocato più lento che nel resto del torneo, mi spiace. Proverò a essere più veloce. Ma non mi pare. Questo è difficile per noi giocatori, qui è l’incongruenza.
Come vedi la partita di venerdì? Avrai buoni ricordi dello scorso anno.
Non ci ho pensato molto. Ovviamente quando abbiamo giocato lo scorso anno la situazione era simile. Penso che Stan avesse giocato molto bene per arrivare a quella partita. Come sapete io avevo avuto delle difficoltà durante il torneo lo scorso anno, ma quel giorno ho fatto una delle mie migliori partite su terra per vincere. Dovrò fare lo stesso. Lui sta giocando alla grande. Non ha ancora perso un set. Ovviamente ha giocato molto bene negli ultimi Roland Garros, ha fiducia., sarà molto dura. Certo posso prendere degli spunti dalla partita dello scorso anno, ma lo farà anche lui e cambierà qualcosa anche lui. Sarà interessante.
Torniamo alla partita di oggi. Kei ha detto di aver corso di più nel secondo e nel terzo set. È dovuto al fatto che tu hai alzato il livello o lui ha perso un po’ di concentrazione? Qual è il tuo parere? Hai cambiato tattica o hai alzato il livello?
Non ho cambiato molto la mia strategia, ho iniziato a colpire meglio la palla, per cui gli ho impedito di stare incollato alla riga di fondo e comandare i punti. Ho iniziato a rispondere meglio alla sua seconda, cosa che non facevo a inizio partita. Gli avevo concesso un sacco di punti gratuiti sulla seconda, sbagliando la risposta o giocandola debole. Non c’è stato un gran cambiamento di tattica. Mi ha concesso un break e questo mi ha dato fiducia, ho cominciato a colpire meglio la palla, più pulita e profonda. Da lì non è più riuscito a dettare i punti come prima. Può essere che lui cercasse di giocare gli stessi colpi di inizio partita ma non ci riuscisse perché i mie colpi erano più profondi. Comunque non ho cambiato molto tattica.