Zverev: “Non è la fine del mondo. Oggi ho giocato davvero male tutto qui”

Intervista ad Alexander Zverev dopo la sconfitta al primo turno per mano di Fernando Verdasco: "Mi allenerò bene per l'erba. Dopotutto sono ancora quarto nella race e le sconfitte capitano"

Pensi che sarebbe andata diversamente se ieri non aveste dovuto fermarvi?
Penso che avremmo dovuto fermarci prima perché ci avevano detto che potevamo giocare fino alle 21.30 e avremmo potuto davvero se fosse stata una bella giornata di sole ma ieri era nuvoloso ed è diventato presto buio. Quindi sono stato sfortunato che le partite precedenti si siano protratte così a lungo ma è stato giusto fermarci.

Cosa pensi abbia fatto la differenza oggi?
Il fatto che io abbia giocato assolutamente di merda ha fatto la differenza. È abbastanza semplice.

Pensi che nel tuo giocar male abbia in parte contribuito il gioco dell’avversario?
No, lui ha giocato molto bene. Ha giocato molto pulito cercando di mandarmi fuori dal campo, cosa che ho fatto. Non sentivo bene la palla sulla racchetta e quindi ho giocato molto corto e in difesa e col mio gioco ed il mio fisico non è molto facile da fare.

Pensi che queste siano situazioni a cui devi ancora abituarti? Vincere a Roma e poi venire qui e avere a che fare con aspettative e quanto altro?
Non penso c’entri niente, ad essere onesto. Penso abbia più a che fare col fatto che sia la prima volta per me nello Chatrier, è un campo pieno di vento, forse le condizioni… Ma non ha niente a che vedere con Roma.

Quali sono oggi i tuoi maggior rimpianti?
Rimpianti?


Beh talvolta giochi male. Così funziona il nostro sport: non ci sono rimpianti. Voglio dire cosa ci puoi fare? A Roma ho giocato stupendamente, ho vinto il torneo. Qui ho giocato male e ho perso al primo turno. Va così. Mi preparerò al meglio per l’erba e vedremo come giocherò lì. Sarò ad Halle sicuramente e vedrò se giocherò da qualche altra parte. Ma il mondo non finisce ora. Sono ancora il numero 4 nella Race to London e sto giocando bene quest’anno, ho vinto 3 tornei. Non è la fine del mondo, ok? Ho perso un match ma abbastanza tennisti ne perdono uno ogni singola settimana in cui giocano. Perciò non è nulla, nulla per cui preoccuparsi del modo in cui gioco o delle mie prestazioni, non è nulla di tragico.

Hai detto di non aver giocato bene. Dipendeva forse anche dal fatto che il tuo avversario fosse mancino?
No è colpa mia. Voglio dire mio fratello con cui mi alleno da una vita è mancino quindi il fatto di giocare contro avversari mancini non dovrebbe essere un problema. No ero io non in giornata più che l’avversario o altro.

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