20 anni di successi: il video tributo del mondo del tennis a Rafa Nadal
20 Mag 2017 16:56 - Interviste
Zverev: “Miglioro a piccoli passi ma costantemente”
L'intervista al finalista del Masters 1000 di Roma: "Non potrei essere più tedesco di così".
di Redazione
Stai giocando con molta fiducia, sia dentro che fuori dal campo ma…
Fuori dal campo in che senso? Che intendi?
Solo il modo con cui esprimi le tue emozioni
Penso che tu intendessi qualcos’altro
No, tranquillo. Hai detto di non essere sorpreso dei tuoi risultati, ma non è questa la mia domanda adesso.
Come ho detto, so quel che ho fatto. So cos’ho fatto durante l’offseason. So cosa sto facendo e come sto lavorando. Naturalmente sono felice dei risultati che stanno arrivando, come questo di oggi. Sorpreso? Sorpreso è una brutta parola. Come ho detto, ho già risposto alla domanda.
Chi preferiresti domani Thiem o Djokovic?
Dominic sta giocando in un modo incredibile su terra. Ha vinto Rio, fatto finale a Madrid. È un avversario molto duro. Ho giocato contro di lui tre volte su terra, tre settimane di fila e sono stati tutti incontri durissimi. Ho perso in tre set a Monaco e Nizza e in quattro set a Parigi. È veramente un avversario difficile.
Novak è uno dei giocatori migliori di sempre. Non può mai essere facile, specialmente in finale quando hai già il tuo ritmo. Ha giocato un gran match contro del Potro ieri e oggi.
In entrambi i casi non sarà semplice.
Tu sei quarto nella race. Consideri il tuo prossimo obiettivo le ATP Finals invece delle NextGen Finals?
Non serve scegliere, posso giocare entrambi.
La seconda parte dell’anno sarà molto dura e vedremo cosa succederà. Gli avversari saranno complicati, le partite non saranno facili. Se succede sarà grandioso. Altrimenti avrà un’altra dura offseason davanti.
Cosa pensi degli esperimenti che si faranno a Milano?
Ho risposto a questa domanda due giorni fa, mi pare. Penso sia un bene che si provino nuove cose. Penso sia bene che si promuovano giovani giocatori.
Quale parte del tuo gioco è realmente migliorata, nell’ultimo anno? Com’è raggiungere una finale Masters 1000?
Ho lavorato moltissimo sulla parte fisica con Jez Green. Penso che sto migliorando passo dopo passo, non posso identificare una cosa specifica. Forse la seconda di servizio, su cui ho lavorato molto in off season, è migliorata un po’, ma ogni cosa sta migliorando lentamente.
I fan cercano una nuova star. I big4 hanno dominato a lungo e il più giovane ad aver vinto un Masters 1000 è Cilic. Queste aspettative ti mettono pressione o ti rendono le cose più facili?
Non guardo queste statistiche, chi è il più giovane ad aver vinto un Masters 1000 o cose di questo tipo. Cerco di giocare partita per partita e di migliorare. I 4 stanno ancora dominando il tennis. Roger ha vinto uno slam e due Masters 1000 quest’anno. Il resto dei Masters è andato a Rafa. Penso che loro stiano giocando il tennis migliore. Andy è ancora numero 1, Novak numero 2. Non è possibile dire che non giocheranno più il loro miglior tennis.
Purtroppo, per gli spettatori, per il nostro sport, per tutti, questi ragazzi non potranno giocare per sempre. Penso che l’ATP stia promuovendo per bene i nuovi ragazzi, e anche i media. Tutti stanno facendo un buon lavoro. Se oggi Dominic vincesse ci sarebbe un nuovo giocatore più giovane a vincere un Masters 1000. Ci sono tanti ragazzi e tante aspettative su di loro, non sono da solo.
Tu hai ascendenze russe e sei nato in Germania. Senti che i media tedeschi e la gente ti supportano? O secondo te ti vedono più come un giocatore internazionale. Quando Becker, Stich vincevano avevano tanti giornalisti attorno a loro, mentre non ne vediamo tanti adesso. Pensi che arriveranno?
Io non sono ancora un campione Slam. Non sono Boris Becker e non sono Michael Stich. Ho già detto che mi sento tedesco al 100%. I miei genitori si sono trasferiti nel 1991, quando non ero ancora nato. Sono cresciuto in Germania, frequentato le scuole tedesche, avuto amici tedeschi. Non potrei essere più tedesco. Penso che tu debba chiedere ai tedeschi se mi supportano. Io spero che i media mi supportino. Ma non si può essere più tedeschi di così.