[4] M. Puig b. F. Schiavone 6-4 7-6(4)
Il primo pensiero va al fatto che oggi è già il primo marzo. I primi 2 mesi del 2017 sono volati, ne mancano sempre meno prima che Francesca Schiavone scenda in campo per l’ultima volta: solo otto. È anche da partite come questa contro Monica Puig, medaglia d’oro olimpica 6 mesi fa, che si capisce perché in questi ultimi anni abbia sempre detto “no” all’eventualità del ritiro finché ormai non era possibile scegliere altra strada. Un incontro che sulla carta sembrava piuttosto chiuso, l’azzurra è riuscita a renderlo interessante e ricco di spunti.
La sua avversaria gioca un tennis molto meno vario, ma sta crescendo costantemente e rispetto al passato cerca sempre più gli angoli sacrificando la forza a favore di un maggiore controllo. Se colpiva bene, cosa capitata abbastanza di frequente, la palla si avvicinava potente alla linea di fondo e la poneva, all’interno dello scambio, in una situazione di grande vantaggio. Eppure, nonostante il break subito nel primo game, Francesca ha dato tutto per crearsi le chance di rientrare. Non è stata precisa in alcune circostanze, come nelle diverse situazioni createsi con la portoricana al servizio sul 5-4, ma in tante altre la fortuna le ha voltato le spalle. Sul 3-2 e servizio Puig, ad esempio, dove si è trovata avanti 15-40 e sulla prima stava guidando lo scambio optando per un lob perfetto, su cui però l’avversaria con un colpo bimane piuttosto fortunoso ha rimesso la palla in gioco cogliendo Schiavone impreparata, che poi non ha potuto nulla sull’ottima prima al centro. Infine, nel decimo game, prima un ottimo back di rovescio si è allargato proprio all’ultimo impedendole un nuovo 15-40, poi dopo 3 set point annullati andando sempre all’attacco ha trovato la chance del 5-5 su cui ancora Puig ha pescato un jolly giocando un rovescio basso dal centro del campo con la palla atterrata vicina all’incrocio delle righe in diagonale. Al quarto set point, una nuova risposta offensiva di Schiavone non ha trovato il campo chiudendo la prima frazione.
L’azzurra ha provato a variare gli schemi tattici del parziale per non rimanere incagliata nella posizione difensiva. Avrebbe forse avuto bisogno di qualche soluzione a sorpresa in più perché i cambi in lungolinea funzionavano, ma non portavano ad una sistematica chiusura del punto. Se non altro, ed è il fattore su cui ha giocato maggiormente, sorprendendola riusciva a spostarla ed a farle perdere campo, il che voleva dire rimettere lo scambio in equilibrio o riuscire (in poche occasioni) a girarlo del tutto.
Il secondo set era partito anche meglio, con 2 turni di battuta tenuti senza fronteggiare palle break, ma sul 2-2 il break in favore della portoricana è arrivato alla prima chance concessa. Uno scambio che lei ha nelle corde, con una smorzata seguita da un passante, ma il colpo a chiudere è finito abbondantemente in corridoio e le braccia che si allargano dall’incredulità per l’errore commesso. Puig ha poi cancellato una nuova palla break concessa, stavolta sul 4-3, con ancora un rovescio molto profondo (e stavolta pure potente) dal centro del campo. Sul 5-4, però, nel momento di chiudere si è fatta sopraffare da Schiavone che ha macinato gioco sul 15-30 creandosi 2 palle break ed approfittando poi della fatica fatta dall’avversaria per chiudere agevolmente col rovescio trovando la parità e portandosi nuovamente avanti con un turno di battuta chiuso con 3 ace.
Giunti al tie-break, Francesca ha subito provato a fare male con un’accelerazione di rovescio lungolinea ma la palla si è fermata sotto al nastro. Buono invece quello della rivale che poi, grazie ad un errore di dritto dell’azzurra, ha trovato il minibreak rivelatosi decisivo. Non è bastato a Schiavone darsi una nuova chance rimontando da 2-5 a 4-5 con 2 ottime prime, perché ne sono arrivate altrettante dall’avversaria che ha chiuso al primo match point disponibile ed al secondo turno affronterà Daniela Hantuchova.
[1] M. Lucic Baroni b. B. Bencic 7-5 6-4
Continua la crisi di Belinda Bencic che perde per la prima volta in carriera da Mirjana Lucic Baroni e non riesce ancora a dare una scossa al suo ranking. Lo scorso anno navigava attorno al numero 7 del mondo, da lunedì prossimo sarà almeno numero 126.
Una partita, questa contro la croata, nata male e continuata anche peggio. Nel primo set è crollata subito sotto 4-0, vittima del potente gioco della semifinalista dell’Australian Open che poi però ai primi errori gratuiti ha perso fiducia fino a ritrovarsi 4-4. Sul 6-5, però, la svizzera è stata punita alla prima chance concessa, in un game dove era avanti 30-15.
La fase iniziale del secondo set l’ha vista giocare meglio e trovare un doppio break di vantaggio, ma stavolta è stata lei a farsi riprendere dal 3-0 e servizio. I game della croata sono poi diventati 5, ma un nuovo controbreak ha rimesso in partita la giovane svizzera. Bencic, però, non è riuscita nell’aggancio subendo il settimo break del suo incontro e lasciando dunque strada a Lucic Baroni che avanza al secondo turno dove affronterà Shelby Rogers.
[WC] A. Tomljanovic b. [6] E. Bouchard 7-6(4) 6-1
Ajla Tomljanovic è tornata finalmente a giocare, ed a vincere. Ha sorpreso tutti il risultato della ormai ventiquattrenne australiana nata in Croazia, che al primo turno del WTA International di Acapulco ha superato una Eugenie Bouchard ancora una volta apparsa su livelli piuttosto bassi di rendimento ma che avrebbe dovuto ottenere questa vittoria anche per una questione di un sorteggio, stavolta veramente benevolo.
7-6(4) 6-1 il punteggio con cui si è sorprendentemente imposta su una Bouchard ancora una volta da dimenticare, che aveva tutto per vincere e non ha saputo approfittare dell’occasione nonostante per 4 volte su 4 abbia strappato la battuta all’avversaria nei suoi primi 4 game di battuta del match e guidava 5-3 e servizio.
Il primo game tenuto da Tomljanovic è stato quello delicatissimo sul 4-5, a 30. Poi al tie-break, come ha dichiarato, ha cominciato a pensare alla vittoria: “Dico la verità: ho sempre pensato che per me sarebbe stato un successo già solo scendere in campo e giocare senza dolore. Non avevo la minima aspettativa, poi sul 2-2 nel tie-break mi sono fermata un attimo e mi sono detta che avrei potuto vincere e mi ha dato ancor più spinta a cercare di essere aggressiva e di poter effettivamente regalarmi un momento importante”. Vinto il parziale, ha poi dilagato nel secondo approfittando anche delle tante difficoltà della sua avversaria.
I messicani hanno descritto così la partecipazione della canadese al loro torneo:
Risultati odierni:
[1] M. Lucic Baroni b. B. Bencic 7-5 6-4
[3] J. Ostapenko b. D. Kovinic 6-2 6-2
[4] M. Puig b. F. Schiavone 6-4 7-6(4)
[5[ C. McHale b. [Q] F. Ferro 6-4 6-4
[WC] A. Tomljanovic b. [6] E. Bouchard 7-6(4) 6-1
[WC] D. Hantuchova b. Y. Wickmayer 4-6 6-3 6-2
[Q] T. Townsend b. [Q] J. Brady 7-5 7-6(4)
M. Brengle b. A. Beck 4-6 6-3 6-2
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