di Salvatore Sodano C’era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e il tennis? Forse, ma scavando nel fotocatalogo dei vip, a disposizione nella banca dati, di Morandi tennista non c’è traccia. Allora? Cosa c’entra Morandi con il tennis, a parte le circostanze che spesso lo hanno visto esibirsi negli stadi del […]
25 Mar 2017 08:02 - Interviste
Nadal: “I favoriti per il n.1 sono Djokovic e Murray, non io e Federer”
Le parole di Nadal dopo la vittoria al secondo turno di Miami contro Dudi Sela: "Ora penso a Miami, non al Roland Garros".
di Daniele Vallotto
Questo è un torneo nel quale hai ottenuto grandi risultati, ma non hai ancora vinto il trofeo. Ora che stai lavorando con Moyá, state elaborando una nuova strategia per essere più aggressivo da fondo campo?
Non penso. Penso sia sempre una cosa positiva, quella di aver Carlos. È positivo per me e er il resto del team. Siamo molto felici, sta portando tanta motivazione. Ma sono stato vicino a vincere il titolo per quattro volte, in carrierà. Cercherò di ritagliarmi qualche possibilità quest’anno magari e nei prossimi. È un buon torneo, tutto può succede. Ho avuto una settimana di buoni allenamenti, e ora ho bisogno di giocare sul serio.
Quando ripensi ai tuoi risultati in questo torneo, senti un senso di frustrazione per esserci arrivato così vicino?
Non ci penso così tanto. Ho giocato quattro finali, forse avrei dovuto vincere la prima. Poi ho avuto un’altra chance contro Novak, 6-5 15-30, ma non è andata e poi le altre due finali non le giocai bene. Forse l’anno in cui ho avuto più possibilità, anche se non arrivai in finale, fu quando mi infortunai contro Roddick in semifinale. Non è mai facile vincere contro Andy, ma stavo vincendo e prima di infortunarmi il match era sotto il mio controllo. Quell’anno stavo giocando molto bene. Sentivo che era il mio anno. Ma il tennis è come la vita: hai delle chance, e se non le sfrutti, poi si fa dura. Ma gioco ancora a tennis, ci sono ancora delle cose che mi spingono a lottare. La mia motivazione è giocar bene in modo da avere ancora delle chance qui a Miami.
Avresti mai pensato che in questo momento della tua carriera, tu e Roger sareste stati in lotta per titoli di questo tipo e magari pure il numero 1, visto che Novak e Andy sono attualmente infortunati? Non ti sembra davvero incredibile?
L’anno è appena cominciato. Abbiamo 9 Masters 1000 e ne abbiamo giocato uno solo; ci sono 4 Slam e ne abbiamo giocato uno solo. Ci sono molti ATP 500 e ne abbiamo giocato solo un paio. È vero che Roger ha cominciato alla grande. Ed è vero che Andy e Novak non hanno cominciato bene come hanno fatto negli scorsi anno. Ma secondo me, loro sono ancora i favoriti, perché hanno giocato in maniera più continua rispetto a noi negli ultimi anni. È davvero presto. Penso di star giocando bene. Posso parlare per me. Roger sta giocando bene, ma l’anno è appena iniziato. Vediamo cosa succede qui e vediamo come andrà il mio torneo, specialmente perché dopo questo ci saranno cinque tornei molto importanti per me.
Hai detto che i tornei più importanti della tua stagione stanno per arrivare. Credi che a questo livello sarai in grado di vincere di nuovo il Roland Garros? Che significato avrebbe per te.
Non lo so. Non penso mai al Roland Garros. Ora penso a Miami. Quando l’avrò finito, avrò qualche giorno di riposo e poi potrò pensare ad adattarmi alla terra battuta. Sono consapevole che se gioco bene, se ho le giuste sensazioni, posso giocare con fiducia sulla terra battuta. Penso di star giocando bene quest’anno, meglio degli ultimi anni. Se gioco così, ho le mie chance sulla terra battuta. Quello è il mio obiettivo. Mancano ancora cinque tornei al Roland Garros, è un evento importante per me, sicuro. Ma so anche che per giocar bene lì, ho bisogno di giocare bene nei tornei precedenti.