ATP Dubai: Murray stavolta scherza un solo set, finale contro Verdasco

Dopo le sorprese dei giorni passati tutto come previsto all'ATP di Dubai. Murray fatica poco, Verdasco torna tra i primi 30.

Dopo cinque anni, Andy Murray ritorna in finale al Dubai Duty Free Tennis Championships grazie alla vittoria ottenuta contro Lucas Pouille, numero 15 del mondo, nella semifinale della parte alta del tabellone, che vedeva in campo le uniche due teste di serie sopravvissute in tabellone. A differenza dei tre precedenti incontri tra i due, vinti da Murray perdendo complessivamente 10 game, questa volta lo scozzese ha fatto un po’ di fatica nel primo set per avere ragione del francese.

Murray è partito subito bene, dimostrandosi molto solido e centrato e capace di strappare il primo turno di battuta al suo avversario, nel secondo game. La partita è decollata subito con ottimi scambi, Pouille a tirare a mille e Murray impeccabile in difesa e il 3-0 per lo scozzese è arrivato in un attimo. Il vantaggio raggiunto così agevolmente è stato un boomerang per Murray che si è inconsapevolmente rilassato subendo il break nel quinto game con tre gratuiti gravi, considerando che si parla del numero uno del mondo. Le parti si sono incredibilmente invertite con Murray che ha iniziato a sbagliare a ripetizione cedendo nuovamente il servizio nel settimo game. Pouille si è trovato 4-3 con un break di vantaggio ma Murray ha rialzato la testa e ha recuperato lo svantaggio, tenendo poi con le unghie il suo successivo turno di battuta. Con il carattere e la determinazione che lo contraddistingue, Murray si è procurato un set point sul servizio di Pouille annullato dal francese con una volèe ad alto tasso di difficoltà e poi ancora un altro che ha chiuso con un gran passante di rovescio.
Risolto il primo set, Murray ha deciso che non era il caso di continuare a sprecare energie e in meno di mezzora ha chiuso il secondo set. Pouille ha provato a resistere nel secondo game, annullando anche una palla break, ma perso quello si è disunito ed è precipitato sullo 0-5.

La semifinale della parte bassa del tabellone è andata in scena per prima e ha offerto la sfida tra le due sorprese del torneo, Fernando Verdasco, numero 35 della classifica ATP e Robin Haase, numero 66, che si affrontavano per la settima volta con tre successi per parte. La vittoria è andata al primo che che ha raggiunto la quarta finale in carriera in un ATP 500 nelle quali conta una vittoria e due sconfitte. La partita è stata ricca di capovolgimenti di fronte e di strana lettura. Da una parte Verdasco ha cercato di spingere da fondo facendo fare il tergicristallo all’olandese e costringendolo ad aprire gli angoli nei quali affondare con il dritto e dall’altra l’olandese ha cercato di sfruttare il servizio mettendo poi a segno qualche numero in condizioni di estrema diffcoltà per togliersi da uno scambio che avrebbe comunque perso. Nel primo set Verdasco si è trovato sotto 2-0 nonostante stesse dominando gli scambi riuscendo poi è a recuperare nel sesto game. Arrivati al tie-break, i due contendenti si sono scambiati la tremarella: prima Verdasco si fatto rimontare due volte da 3-1 e 5-3 e poi Haase gli ha regalato il set point che Verdasco ha trasformato con un dritto imprendibile.
Nel secondo parziale è andato avanti ancora Haase salendo 4-1 e subendo la rimonta di Verdasco che, quando è andato a servire per il set con il match ampiamente nelle sue mai, Haase ha trovato due jolly con il dritto strappandogli la battuta e vincendo il parziale 7-5. Nel terzo set la stanchezza dell’olandese è uscita tutta insieme e ha ceduto di schianto 6-1. Haase, con i 180 punti della semifinale si garantisce un salto in avanti nella classifica ATP di 19 posizioni che lunedì lo porterà a numero 47, per Verdasco la finale significa rientrare tra i Top 30, al 28esimo posto, che potrebbe essere anche il 25esimo in caso di vittoria del torneo.

Semifinali:

[1] A. Murray b. [7] L. Pouille 7-5 6-1
F. Verdasco b. R. Haase 7-6(5) 5-7 6-1

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