Jo-Wilfried Tsonga si aggiudica a Rotterdam il primo torneo dopo diciassette mesi. Il titolo vale l'undicesimo posto della classifica ATP: superato Monfils, torna numero uno di Francia.
di Cristina Pozzoli
[6] J.W. Tsonga b. [3] D. Goffin 4-6 6-4 6-1
Jo-Wilfried Tsonga fa sua la finale dell’ABN AMBRO World Tennis Tournament e conquista il suo secondo ATP 500 centrando il tredicesimo titolo in carriera. La finale, seppur persa, comunque vale a Goffin l’ingresso in Top Ten da domani, primo tennista maschio della storia del Belgio a riuscirci.
La partita decolla subito dall’inizio e le strategie dei due contendenti sono subito chiare. Goffin muove bene la palla e sposta il suo avversario con angoli e traiettorie ad uscire per aprirsi il campo e colpire in lungolinea mentre il francese fa più affidamento sulla potenza cercando variazioni di ritmo con il back di rovescio per poi affondare con il diritto. Il servizio è la chiave per permettere ad entrambi di applicare le rispettive tattiche e nel primo set tradisce il francese che si trova 0-40 nel game d’apertura dell’incontro. Tsonga annulla le prime due e sulla terza una chiamata errata sfavorisce il belga che aveva risposto con un rovescio vincente che gli avrebbe permesso di strappare il servizio al francese. Goffin chiama il falco che gli dà ragione ma si deve rigiocare il punto e Tsonga mette in campo la prima palla e salva anche l’ultima incamerando poi il servizio. Nel game seguente tocca a Goffin annullare tre palle break che a differenza del game precedente non sono consecutive ma si giocano ai vantaggi. Il belga riesce a tenere la battuta e nel terzo game si riporta 40-0 sul servizio del francese. Questa volta a Jo non riesce la rimonta e Goffin gli strappa il servizio alla terza occasione utile mettendo a segno un gran passante. Dal 2-1 al 4-1 con un doppio break è un attimo per il belga che approfitta del servizio poco incisivo di Tsonga per prendere subito in mano lo scambio in risposta disegnando il campo con precisi colpi incrociati e chiudendo con il cambio di direzione in lungolinea. Nel sesto game però il belga manca il colpo del ko e restutiusce uno dei due break di vantaggio regalando con il diritto. Tsonga ritrova il servizio e si fa sotto ma Goffin non trema e allunga 5-3 andando poi a servire con estrema freddezza nel decimo game chiudendo 6-4 il primo parziale.
Nel secondo set Tsonga cambia marcia al servizio mettendo in campo il 76% di prime palle contro il 61 del primo parziale, con cui ottiene l’84% dei punti rispetto al 70% precedente e, dato ancor più significativo realizza il 67% dei punti con la seconda al fronte del misero 31% fatto segnare prima. Anche Goffin mantiene buone percentuali alla battuta e si va avanti senza break. Mano a mano che il parziale va avanti però Tsonga si fa sempre più aggressivo e si impadronisce del campo mettendo in difficoltà il belga che ne subisce la furia agonistica e al decimo game cede servizio e set dopo aver annullato quattro set point.
Nel terzo parziale Tsonga cavalca l’onda della fiducia e continua a dominare gli scambi da subito. Il servizio di Goffin è più leggero, il francese prende totalmente in mano la gestione della partita e mette a segno due break che consolida con i suoi turni di battuta e che significano un parziale di 7 game consecutivi dal 4-4 del secondo set che lo portano 5-0. Goffin riesce ad evitare il bagel con una reazione di orgoglio ma poi Jo va a servire per il match e chiude mettendo a segno il decimo ace della partita.
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