Interviste

Wawrinka: “Roger ha alzato il livello nei momenti fondamentali”

Hai sentito una pressione ulteriore sul 3 a 2 nel quinto set? Il tuo livello di gioco è sceso tantissimo.
No, non ho sentito pressione in più. Penso di aver mancato il breakpoint su quel game. Ero abbastanza sorpreso e non sono rientrato abbastanza velocemente dalla sorpresa quando lui è diventato un po’ più forte col suo rovescio. Mi aspettavo che lui giocasse aggressivo su quel tiro e ha completamente cambiato. Sono stato lento a tornare ed ho completamente perso il mio rovescio perché ero troppo alto, non mi ero piegato bene. Poi lui ha giocato bene, sì il gioco era davvero veloce, poi le nuove palle e l’ottima sua risposta sul 15-30. E poi sì, mi ha messo sotto pressione. Ho fatto una scelta sbagliata, un doppio fallo e sei sotto di un break nel quinto.

Puoi dirci quanto ha influito il problema al ginocchio, non solo oggi ma durante tutto il torneo?
È stato un problema sicuramente fin dall’inizio del torneo. Poi, di nuovo, non è una scusa per tutto. Ho sempre cercato di combattere in campo, di cercare una soluzione. Ho avuto la possibilità di vincere stanotte, alcune opportunità nel quinto set. Sono entrato in campo con ciò che avevo, ho dato tutto. Cosa abbia esattamente devo controllare, dovrò fare qualche test quando torno a casa.

Hai detto di aver avuto uno slancio dopo il quarto set. L’inizio del quinto è stato ovviamente la chiave.
Sì, ho avuto alcune occasioni, ho avuto una palla break credo sul 1-1. Penso di aver fatto il giusto tiro, ho fatto una bella risposta sul suo rovescio, ho avuto una grande palla e ho colpito col rovescio; ero completamento subissato dai suoi rovesci e lui ha fatto un gran colpo e così nulla è cambiato. Penso che abbia servito anche abbastanza bene nel quinto. Quando ne aveva bisogno ha avuto alcuni game facili. Ho davvero giocato male quando mi ha fatto il break ma di sicuro so che avrei potuto cambiare il risultato all’inizio del quinto. Di nuovo, sei al quinto e stai giocando contro Roger Federer in semifinale agli Australian Open. Sai che può andare in entrambe le direzioni.

Quando qualcuno gioca contro Federer ha sempre il pubblico contro. È difficile, ma lo sai. Pensi che questa volta, con la possibilità di una finale Nadal-Federer fosse maggiore del solito?
Beh sì anche per il fatto che è stato lontano dal circuito per 6 mesi ed alle persone è mancato. Ognuno vuole vederlo giocare ancora ed ovviamente vincere. Dopo ben sei mesi ed era la prima volta in cui è stato così a lungo lontano dal tennis. Sicuramente, penso il tifo fosse maggiore.

Il medical time out, l’attesa, ha in qualche modo bloccato il tuo slancio?
No, non credo. Ad ogni modo era alla fine del set ed è una pausa più lunga. Ne ho preso uno quando ne ho avuto bisogno. Ci conosciamo bene entrambi e non siamo giocatori che chiamano extra MTO. Se lo prendiamo è perché ne abbiamo bisogno. Io l’ho preso quando mi serviva, come pure lui e poi ne ho approfittato per andare in bagno. Se guardi alla fine ho avuto le mie opportunità all’inizio del quinto. Non penso abbia influenzato per nulla l’andamento della partita.

Hai avuto l’impressione che Roger fosse più concentrato di te più si andava avanti nel punteggio?
No, non credo sia cambiata la sua concentrazione durante la partita. Penso che quando giochi 5 set, in partite come questa, hai bisogno di adattarti. Stai concentrato sempre ma devi adattarti un po’ altrimenti rischi di stancarti, hai un momento di slancio o l’altro giocatore che gioca aggressivo all’improvviso. Ma penso che la concentrazione, quella, la devi mantenere per tutto il match. Di sicuro lui è un fantastico tennista che sa quando alzare il suo livello e cosa fare in quel momento.

Francesca Padoin

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